Fine dell’emergenza, firmato il decreto sul passaggio di poteri
È stato firmato dal presidente Napolitano e sarà pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale, intanto, il decreto che stabilisce il passaggio dei poteri dal commissariato agli enti locali. Le novità rispetto alle versioni che erano circolate nei giorni scorsi e che sono state più volte rimaneggiate, riguardano sopratutto il termovalorizzatore di Acerra. Sparisce, infatti la quantificazione del valore dell’impianto (che era stato quantificato in 370 milioni di euro) e si dà l’incarico all’Enea di stabilirlo entro 30 giorni. Si è tornati, dunque, alla prima ipotesi che era stata avanzata dagli uomini di Bertolaso ed era poi stata modificata. Proprio su questo punto si era pronunciato anche il governatore Bassolino che aveva sostenuto: «Apparesingolare che il prezzo del termovalorizzatore venga fissato daldecreto-legge». Nel decreto si dice che l’impianto potrà essere trasferito alla Regione, alla Protezione civile o a un altro ente pubblico e si spiega: «In caso ditrasferimento ad uno dei soggetti pubblici le risorse necessarie sonoindividuate con apposito provvedimento normativo anche a valere sullerisorse del fondo aree sottoutilizzate, per la quota nazionale oregionale». Viene poi introdotta una serie di garanzie per il gestore, la A2A. Ci sarà, infatti, un decreto del presidente del consiglio per disciplinare le modalità per la presa in carico dell’impianto, le modalità e i termini dell’affiancamento di un apposito presidio tecnico da parte del costruttore, a sue spese e cura, per verificare la corretta utilizzazione del termovalorizzatore. Non basta: se non saranno rispettati i parametri produttivi previsti cesserà la gestione provvisoria e la A2A assumerà la gestione definitiva. Intanto la Provincia di Napoli, che non ha firmato il verbale del passaggio di consegne con la struttura di Bertolaso, conferma per ora tutte le perplessità. Costituita la Sap.Na (la società che gestirà il ciclo integrato dei rifiuti), si aspetta di leggere il testo del decreto in Gazzetta ufficiale. «Dobbiamo capire cosa ci viene realmente trasferito», dicono il presidente Luigi Cesaro e l’assessore all’Ambiente, Giuseppe Caliendo. «La Provincia – spiega Caliendo - non ha firmato il passaggio di consegne perché non ha letto ancora il decreto. Non abbiamo avuto la possibilità di fare una verifica congiunta dei siti e della loro consistenza patrimoniale». Ufficializzato, invece, l’incarico al prefetto Corrado Catenacci. In qualità di amministratore unico, l’ex commissario straordinario per l’emergenza rifiuti guiderà la nuova società. «È nostro compito – dice il prefetto - far sì che in questo anno di transizione, ci si attivi affinché non si ripresenti più l’emergenza che c’è stata e che è stata risolta grazie all’intervento risolutivo del governo». Con Napoli e Caserta, anche la Provincia di Avellino si è dotata di una società provinciale ad hoc.