Il dopo-emergenza Si riapre la discarica di Macchia Soprana a Serre per chiuderla tra sei mesi

Rifiuti, la Provincia padrona di tutti gli impianti

Istituita la società di gestione. Romano: noi competenti su termovalorizzatore e compostaggio
31 dicembre 2009 - Fulvio Scarlata
Fonte: Il Mattino Salerno

Impianti, discariche, siti di stoccaggio, tasse e politiche di indirizzo: la Provincia prende in consegna il ciclo dei rifiuti. Subito è stata formata una nuova società, la «EcoAmbiente Salerno Spa» che si occupa della gestione dello Stir di Battipaglia, l’ex Cdr che serve a vagliare i rifiuti, a tritare e stabilizzare la frazione organica. «Non ci sono dubbi - dice l’assessore provinciale Giovanni Romano - da oggi tutto cambia con la Provincia che diventa centrale nel ciclo dei rifiuti». Dopo la firma per il trasferimento degli impianti, martedì, passano in mano alla Provincia lo Stir di Battipaglia e i siti di stoccaggio provvisorio di Coda di Volpe a Eboli, Mena Nova a Persano, oltre alla discarica chiusa di Basso dell’Olmo a Campagna che continua a produrre biogas. La discarica di Macchia Soprana a Serre è in gestione del ministero dell’Ambiente: già è pronto il progetto di risanamento e avvio delle procedure per la definitiva chiusura «un intervento - spiega Romano - che però ci consente di aprire e utilizzare la fase residuale del sito per 100mila metri cubi, circa 150mila tonnellate, sei-otto mesi ancora». Tocca alla EcoAmbiente Salerno occuparsi degli impianti, con un capitale sociale di 150mila euro, e socio unico la Provincia. Presidente del consiglio di amministrazione è stato nominato Roberto Celano, vicepresidente Mario Capo, amministratore delegato Gianluca De Santis. La società verrà affiancata da un comitato tecnico-scientifico di cinque componenti, presieduto da Giovanni Romano. La EcoAmbiente ha subito preso in consegna lo Stir di Battipaglia, la cui conduzione è stata affidata al dirigente della Provincia Giuseppe D’Acunzi. I 68 dipendenti saranno assunti a tempo indeterminato da domani. La Provincia ha voluto ringraziare il colonnello Oriano Toniolo che ha finora gestito l’impianto e lo ha consegnato in perfetta efficienza. L’idea è di creare all’interno dello Stir un impianto di compostaggio per il trattamento dell’umido da 40mila tonnellate l’anno. Alla Provincia passa tutto il ciclo dei rifiuti, ma nelle intenzioni di Palazzo Sant’Agostino per ora non cambia proprio nulla nell’ambito dei servizi di spazzamento e raccolta dei rifiuti, invece si punta a dare linee guida per unificare il tipo di raccolta. Chiarissime le idee, invece, sugli impianti. «In base al decreto del Governo - spiega Romano - tutti gli impianti passano alla Provincia, anche il costruendo impianto di compostaggio di Salerno che è stato interamente realizzato con soldi pubblici. Inoltre il presidente della Provincia avrà accesso a tutti gli atti del termovalorizzatore, per verificarli, scegliere quali convalidare e avviare le procedure per costruire l’impianto. Bertolaso lo ha detto chiaramente: De Luca deve collaborare». Nessuna nuova discarica è, invece, prevista. Chiusa Macchia Soprana si andrà fuori provincia perché l’unico sito che può accogliere i rifiuti è quello di Valle della Masseria, sempre a Serre, «che scartiamo a priori - conclude Romano - Caggiano è un sito troppo piccolo. Tra sei-otto mesi chiederemo ad altre Province di ospitare i nostri rifiuti perché saranno avviate le procedure del termovalorizzatore e potremo indicare tempi certi per non portare altrove i nostri rifiuti e per accogliere eventuali richieste di chi collabora con noi. Proprio sul termovalorizzatore è penalizzante che De Luca in due anni non abbia fatto nulla. Non c’è nulla da chiarire, perché il decreto è esplicito: l’impianto tratterà 300mila tonnellate di rifiuti l’anno. Il sindaco non può immaginare di guadagnare con il termovalorizzatore perché non ci saranno utili ma solo il pareggio dei costi. Per il Comune è già previsto un ristoro di 5 euro a tonnellata, non i 32 milioni che voleva Salerno nel bando di gara fallito. Ora se De Luca vuole collaborare con noi, e lo chiede educatamente, siamo pronti a dialogare. Altrimenti andremo avanti con i poteri che ci sono stati conferiti».

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