Il «no» del prefetto di Terzigno sventa la discarica-bis del Vesuvio

Il commissario del Comune vota contro il piano Bertolaso
La parola passa al governo
31 dicembre 2009 - Francesco Gravetti
Fonte: Il Mattino

La gestione di Bertolaso, chiamato a far uscire la Regione dall'emergenza rifiuti, si chiude con un brusco colpo di freno: la conferenza dei servizi convocata ieri ha espresso a maggioranza parere negativo all'apertura della seconda discarica nel Parco Vesuvio. Per 7 partecipanti all'incontro (i comuni di Boscotrecase, Boscoreale e Torre Annunziata, il Parco nazionale del Vesuvio, l'assessorato all'ambiente della Provincia, la soprintendenza archeologica di Napoli e il Comune di Terzigno), l'impianto non deve essere realizzato, mentre il parere positivo è stato espresso solo dall'assessorato regionale all'Urbanistica (diretto da Gabriella Cundari, esponente ambientalista). Assenti il Genio civile, la soprintendenza di Pompei, la direzione generale dell'Arpac e l'Asl, ma la mancata partecipazione equivaleva a un assenso. Si sono astenuti il corpo forestale dello Stato, l'Autorità di bacino e la Direzione provinciale di Napoli dell'Arpa. Risultato finale: 7 a 6, con uno strascico di polemiche e una lunga suspence che ha contribuito ad ingarbugliare ancora di più le cose. Il Comune di Terzigno, infatti, rappresentato dal subcommissario prefettizio Gino Coppola e dal responsabile dell'ufficio tecnico Nunzio Ariano, aveva espresso parere favorevole e poi l'ha cambiato prima che la conferenza terminasse e si passasse alla stesura dei verbali. Alla base della clamorosa decisione, il fatto che non sia stata rispettato l'accordo di programma sui fondi di compensazione destinati a Terzigno per essere il paese che ospita la discarica: 14 milioni che non si sono ancora visti, nonostante le ripetute sollecitazioni del commissario prefettizio Luigi Armogida. Ora l’ultima parola spetta al governo che dovrà decidere entro oggi se obbligare l’apertura della discarica; dal primo gennaio, infatti, la competenza sarà della Provincia. Decisamente euforici gli altri partecipanti, a cominciare dai sindaci di Boscoreale e Boscotrecase, Gennaro Langella e Agnese Borrelli, che avevano già da tempo espresso il loro dissenso. Un dissenso che si era manifestato già nel primo pomeriggio, con blocchi stradali, schede elettorali bruciate per un simbolico sciopero del voto, urla, spintoni e qualche petardo: erano i circa duecento cittadini che avevano protestato in piazza Plebiscito, sotto Palazzo Salerno, per ribadire il «no» alla seconda discarica nel Parco Vesuvio, proprio mentre nella sede del commissariato per l'emergenza rifiuti in Campania si teneva la conferenza dei servizi. Nel corso della protesta non sono mancati i momenti di tensione, seppure subito stemperati grazie all'intervento delle forze dell'ordine. Alcuni ragazzi hanno tentato di mettere uno striscione sul palco che ospiterà il concerto di Capodanno di Renzo Arbore, ma sono stati fermati. Duro il giudizio di Giuseppe Capasso, presidente della Comunità dei sindaci del Parco Nazionale del Vesuvio: «È riprovevole l'atteggiamento del Commissariato straordinario dei rifiuti». E mentre in conferenza di servizi si consumava il tentativo di aprire la mega-discarica (3 milioni di metri cubi, cinque volte più grande di quella già esistente) la struttura tecnica diretta da Bertolaso rimuoveva dal territorio di Terzigno oltre 300 tonnellate di rifiuti. L'ultimo atto, prima della fine dell'emergenza, del sottosegretario che ha ripulito la Campania ma ieri ha dovuto arrendersi dinanzi al Vesuvio.

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