Brucellosi già pronte le nuove sfide
Una commissione tecnica regionale mista agricoltura-sanità che pianifichi le misure necessarie a potenziare il servizio veterinario nella lotta alla brucellosi, un’emergenza (ormai superata) che con quella legata alla diossina l’anno scorso ha messo in ginocchio il comparto della filiera bufalina e le vendite, anche sui mercati stranieri, della mozzarella. Ad annunciare l’iniziativa, ieri mattina nella sede della Camera di Commercio e a due giorni dalla fine del commissariamento per l’emergenza brucellosi, l’assessore regionale all’Agricoltura Gianfranco Nappi, dichiaratosi pronto a finanziare il progetto con un milione di euro di fondi Fas e nel contempo fermo nel chiedere agli allevatori e alle organizzazioni di categoria di «non opporsi ulteriormente agli ordini di abbattimento dei capi infetti perché si rischierebbe di vanificare il buon lavoro svolto sulla strada del risanamento e della normalizzazione». L’incontro ha offerto anche l’opportunità di affrontare tutti i nodi del comparto. In primis quello relativo alla vertenza sulla definizione del prezzo del latte alla stalla. L’assessore, in merito, ha garantito che entro la metà di gennaio convocherà un nuovo tavolo di confronto con i produttori per risolvere la controversia. Nappi ha anche parlato del progetto relativo «alla realizzazione di un sistema di raccolta delle deiezioni bufaline nell’area in cui si concentra il maggior numero degli allevamenti, compresa tra Grazzanise, Cancello Arnone, Villa Literno, Castelvolturno e Santa Maria la Fossa, per convogliarle in un depuratore in grado di trattarle e trasformarle in biocombustibile». Per la realizzazione, di cui si sta discutendo anche alla Comunità Europea, è prevista una spesa di circa dieci milioni. L’arrivo di Nappi alla Camera di Commercio, tra l’altro, ha offerto al presidente Tommaso De Simone («l’ente camerale continua il suo impegno a favore di un comparto che, con il contributo di tutti, va liberato al più presto da ogni ostacolo che rallenta la ripresa»), l’opportunità di tornare a discutere del progetto di acquisizione della reggia di Carditello. In effetti l’ente camerale, pronto a investire 7 milioni per acquisire il real sito nel suo patrimonio, attende una risposta dalla Sga spa, società alla quale il Banco di Napoli ha ceduto il credito vantato nei confronti del Consorzio di bonifica, proprietario del complesso. Il progetto, avanzato durante la gestione Farina e già illustrato a Napoli all’assessore e ai rappresentanti della Sga, prevede che nel sito siano ospitati, oltre a un museo sulla cultura agricola, anche le sedi dei Consorzi di tutela per la mozzarella di bufala campana dop e della mela annurca, prodotti tipici casertani, la scuola per maestri casari e facoltà universitarie. Un nodo da affrontare, però, è legato alla possibilità di creare un condominio istituzionale con la Regione e i Comuni di San Tammaro e dei centri confinanti per la gestione e la riqualificazione del complesso.