Dopo-emergenza per decreto dal 2011 si andrà a pieno regime
Ecco i punti fondamentali del decreto approvato dal governo il 16 febbraio. L’unità stralcio Viene costituita insieme all’unità operativa: entrambe cessano al 31 gennaio 2011 e sono prorogabili per altri sei mesi. La prima entro trenta giorni avvia le procedure per l’accertamento dei debiti e dei crediti e predispone un piano di estinzione del debito comunicandolo al ministro dell’Economia. La stessa unità provvede ai pagamenti. Fino al 31 gennaio 2011 non possono essere intraprese azioni giudiziarie nei confonti delle strutture commissariali. L’unità operativa, invece, provvede alle competenze amministrative degli impianti e, su richiesta degli enti interessati, al coordinamento dei flussi. Regione e Province possono chiederle supporto. L’esercito Restano in Campania 250 soldati per la salvaguardia dei siti. Il termovalorizzatore di Acerra Il suo valore è stabilito per decreto in 370 milioni di euro. Entro il 31 dicembre 2011 sarà deliberato il trasferimento alla Regione (previo accordo) o ad ente pubblico o alla protezione civile. Non si esclude nemmeno che possa comprarlo un privato. Dal primo gennaio si pagheranno a Impregilo due milioni e mezzo di euro al mese fino alla data della compravendita. Se l’impianto non raggiunge i parametri produttivi previsti, il valore si riduce su valutazione dell’Enea. La società bresciana A2A subentrerà nella gestione il 15 gennaio. Tritovagliatura e imballaggio L’Asia gestirà i tritovagliatori di Tufino e Giugliano assumendone il personale. Le discariche Saranno collaudate dalla struttura di Bertolaso. Per la gestione le Province possono mantenere i contratti in essere o modificarli. Gli impianti di compostaggio italiani aumentano dell’otto per cento le capacità già autorizzate, in attesa che la Campania faccia partire i propri siti. Il termovalorizzatore di Salerno Le procedure per la costruzione vengono assicurate dalla Provincia di Salerno che può revocare quello che è già stato fatto. Le Province Ai presidenti sono attibuiti i compiti di programmazione del ciclo dei rifiuti. Le società provinciali possono subentrare nei contratti in essere o disdirli. I costi del ciclo sono a carico dell’utenza. Le società provinciali riscuotono la Tarsu. Alle società provinciali viene trasferito anche il personale degli impianti di Santa Maria Capua Vetere, Battipaglia, Casalduni e Pianodardine con contatto a tempo indeterminato. I Comuni Devono pagare al sottosegretario i crediti arretrati altrimenti i soldi verranno trattenuti dall’Irpef e dal gettito d’imposta della Rc auto. Dai primi calcoli si tratta di 350 milioni di euro. Il personale dei consorzi La pianta organica viene preparata dagli attuali dirigenti di Napoli e Caserta e approvata dalla protezione civile. I dipendenti passano alle Province e poi alle società provinciali. I lavoratori eccedenti vengono collocati nelle liste di mobilità.