Rifiuti alla province, strappo di Napoli e Caserta
La struttura di Bertolaso convoca le Province per il passaggio di consegne, ma due dei cinque rappresentanti degli enti locali, l’assessore all’ambiente di Napoli, Giuseppe Caliendo, e il commissario straordinario di Caserta, Biagio Giliberti, non firmano il verbale conclusivo della riunione. L’incontro era presieduto per il sottosegretariato dal generale vicario Mario Morelli e dal professor Vincenzo Galiani. Ai rappresentanti degli enti locali non è stato consegnato, però, il testo definitivo del decreto che sancisce la fine dell’emergenza rifiuti. Il documento, che ha subito diversi rimaneggiamenti, dovrebbe essere pubblicato nelle prossime ore sulla Gazzetta Ufficiale e tratta di temi diversi, dal terremoto abruzzese alla sistemazione del personale della protezione civile, passando per la spazzatura campana. E proprio su quest’ultimo argomento si è discusso fino all’ultimo momento, anche perché non è stato facile trovare la copertura finanziaria. Una situazione di incertezza sottolineata da tutti i rappresentanti degli enti locali. Spiega Caliendo: «Noi non abbiamo firmato perché non abbiamo ancora il decreto, ma soltanto una bozza. Non è chiaro a chi e come verranno trasferiti i siti. E non solo: non ci sono stati sopralluoghi congiunti tra i nostri tecnici e quelli della struttura. Come facciamo a prenderne possesso se non ne conosciamo la situazione?». Poi ribadisce: «Questa è la posizione della nostra amministrazione, e quindi, ovviamente, del presidente Cesaro». Critico anche il prefetto Biagio Giliberti, che attualmente presiede l’amministrazione provinciale di Caserta: «Non sono stati ancora stati quantificati gli interventi da svolgere e non è chiaro quale personale bisognerà gestire e con quali strumenti». A Giliberti toccherà nominare, nei prossimi giorni, il commissario liquindatore per il consorzio unico di Napoli e Caserta. La mancata firma delle due amministrazioni provinciali non dovrebbe modificare la road map di Bertolaso. Il tour de force si è concluso in serata con una riunione in Regione tra gli amministratori e i sindacati del settore ambientale, riunione alla quale ha partecipato anche l’assessore regionale Walter Ganapini, che già aveva preso parte agli incontri di palazzo Salerno: si è trattato ancora di un incontro interlocutorio in attesa di visionare il decreto. E la situazione è resa ancora più complessa dal difficile decollo delle società provinciali: quella di Napoli, la Sap.Na, che dovrebbe essere presieduta dal prefetto Corrado Catenacci, è stata costituita solo da qualche giorno. A Caserta, invece, è stata creata la Gisec, di cui è amministratore unico il magistrato in pensione Felice Di Persia. Ad Avellino, invece, è stata costituita la Irpinia Ambiente Spa presieduta dal generale Francesco Russo. Per le altre due province bisognerà ancora attendere.