Ganapini fa i conti in Regione «Così rischiamo di chiudere»

L'Assessore all'Ambiente: "il patrimonio degli impianti copte un terzo del disavanzo"
15 dicembre 2009 - Piera Carlomagno
Fonte: Il Mattino

«Il debito del commissariato rifiuti della Campania ammonta a un miliardo e mezzo verso terzi. Rischiamo di chiudere la Regione per decenni». Dichiarazione choc, pronunciata ad Eboli, nel corso di un convegno, dall’assessore all’ambiente della giunta Bassolino, Walter Ganapini, tra l’altro alla vigilia della chisura del difficilissimo periodo di gestione commissariale dei rifiuti. Per meglio inquadrare la situazione, l’assessore ha riferito che il valore degli impianti di cdr, gli stir, come patrimonio complessivo, non arriva ad un terzo del debito calcolato. Questo per dire che l’enorme carico: «Non può rimanere interamente sulle spalle della Regione Campania. Perché se il problema rimane qui rischiamo di chiudere la Regione per decenni. Ci avviamo verso l’autonomia provinciale - ha continuato Ganapini - e i commissariati dovranno essere sostituiti da varie aziende municipalizzate a scala provinciale. Io voglio porgere oggi un omaggio doveroso ai dipendenti del cdr di Battipaglia, che continuo a ritenere il migliore degli impianti stir». Poi un riferimento alle difficoltà, alle emergenze affrontate in tutti i modi, alla disorganizzazione: «Si é fatto di tutto per rovinare quell’impianto - ha detto - buttandovi dentro anche ciò che non bisognava buttarvi. Ecco perché voglio ringraziare chi, tra mille difficoltà vi ha lavorato». Ganapini si é detto contrario al termovalorizzatore da realizzare sul territorio comunale di Salerno: «L’impianto si chiama inceneritore e gli inceneritori portano anche danni alla salute. Vorrei che tutti andassero a visitare un piccolo comune che si chiama Valese Ligure - ha detto poi - Basta andare su internet a vedere come le nuove tecnologie si possono combinare con la giusta difesa dell’ambiente». Il convegno cui ha preso parte Ganapini é stato organizzato dal Comune di Eboli, dove la raccolta differenziata in due anni ha raggiunto il 54%, in particolare dal sindaco Martino Merchionde e dall’assessore all’ambiente e all’ecologia Venusia Mazzara.Il periodo della gestione commissariale é ormai al capolinea. Il primo gennaio, per effetto delle decisioni del Governo, si tornerà all’amministrazione ordinaria. E la responsabilità passa ai Comuni. L’emergenza rifiuti in Campania é iniziata convenzionalmente l’11 febbraio 1994, con l’emanazione di un decreto dell’allora presidente del Consiglio dei ministri Carlo Azeglio Ciampi. Con il provvedimento il Governo prese allora atto dell’emergenza ambientale che si era venuta a creare in numerosi centri a causa della saturazione di alcune discariche. Si cominciò col prefetto di Napoli. Da qui al piano per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani di Antonio Rastrelli e la realizzazione dei termivalorizzatori e gli impianti per il combustibile.

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