«Paghiamo per l’immondizia depositata da altri comuni»

6 dicembre 2009 - Tina Cioffo
Fonte: Il Mattino Caserta

Casal di principe. «Abbiamo cominciato a produrre tutta la documentazione necessaria per dimostrare che chiedere il commissariamento per Casal di Principe è solo un errore. Un grave errore». Per il sindaco Cipriano Cristiano, la difesa punta a controbattere punto per punto alle contestazioni del commissariato di governo. «Ci avevano ordinato - spiega il sindaco - di ripulire via Del Pozzo, via Moscati, via Vaticale, via Cavour, via Kruscev, via Tintoretto, via San Donato e viale Europa e per quanto possibile lo abbiamo fatto. Abbiamo tolto i rifiuti che potevano essere normalmente ritirati e smaltiti ma non possiamo fare niente per quelli pericolosi che ancora insistono sul territorio comunale e per i quali avevamo già richiesto l’intervento dell’Arpac. Fotografare quel materiale e imputarci di avere il paese sporco è un’inesattezza che abbiamo voluto chiarire subito». Nelle foto scattate dal commissariato di governo per l’emergenza rifiuti in Campania e in base alle quali sarebbero partite diffide a luglio, settembre, ottobre e novembre fino all’ultima richiesta di «rimozione del sindaco», si vedrebbero però anche semplici buste di immondizia abbandonate sul ciglio della strada. A non negarlo è lo stesso Cristiano che ammette: «a Casal di Principe, l’immondizia per strada ci resta il tempo necessario per essere raccolta, in genere sempre di venerdì». Quindi, se i rilievi del commissariato sono stati fatti in qualsiasi giorno della settimana dal lunedì al giovedì, per il primo cittadino «il dato sarebbe falsato da quella quantità di immondizia che prodotta da extracomunitari non censiti non può essere controllata». «Se poi - continua Cristiano - aggiungiamo che le strade periferiche sono quasi tute divise a metà tra noi e i comuni di San Cipriano d’Aversa, Villa di Briano e Villa Literno, non è neppure difficile poter immaginare che quella immondizia non venga prodotta dai casalesi e che i nostri operatori ecologici sono diverse volte entrati in difficoltà». Insomma, per Cristiano, su quelle strade che sono state trovate sporche o ci sono materiali pericolosi oppure l’immondizia riversata è stata prodotta a un ritmo incontrollabile. A sostegno della sua tesi il sindaco ha persino ordinato di fotografare tutte le strade del circondario: «Sarà la nostra ulteriore prova», ha commentato in attesa di poterne compiutamente discutere con i vertici del commissariato di governo, mercoledì prossimo. Ad aspettare con ansia l’appuntamento sono anche tutti gli altri sindaci coinvolti dal provvedimento, che temono di essere spediti a casa.

 

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