L’emergenza ambientale

«Nola non è la vergogna della Campania»

Amministratori in rivolta dopo il cartellino rosso del governo: «Città pulita, situazione kafkiana»
5 dicembre 2009 - Gigi Di Fiore
Fonte: Il Mattino

Nola. Il grande capannone è in via Boscofangone, a ridosso dell’autostrada. Circa 3400 metri quadri, presi in fitto dal Comune per depositarvi la spazzatura. È il centro di raccolta provvisorio, che aprirà giovedì prossimo. Per tre giorni a settimana, i nolani potranno portarvi rifiuti ingombranti, roba che i più pigri e incivili scaricano senza problemi per strada. Il capannone, di proprietà dei fratelli Castagnini, pare in visibile contrasto con la proposta del sottosegretario Guido Bertolaso alla rimozione del sindaco Geremia Biancardi, per «gravi inadempienze» sulla raccolta dei rifiuti. E infatti l’amministrazione comunale non ci sta. Nella sede di piazza Duomo, il sindaco non c’è. È corso a Napoli, con l’assessore all'Ambiente, Giuseppe Esposito, per far sentire le sue ragioni agli uffici del commissariato per l’emergenza rifiuti e capire. Eletto a giugno, insediato con la sua giunta di centrodestra il 22 luglio, Biancardi, che per lavoro fa l’avvocato amministrativista, ha portato con sè un pacco di documenti. Dice: «È davvero una situazione kafkiana, chi dice certe cose su Nola forse ci manca da parecchio e non sa qual è la realtà». A Nola la spazzatura viene raccolta da una società pubblica, che riunisce sei Comuni: Campania felix. Il contratto risale al 2005 e scadrà l’anno prossimo. Su un totale di 140 dipendenti, 80 lavorano solo su Nola utilizzando 10 compattatori grandi, sei vasche, 20 piccoli mezzi. Il presidente Arturo Meo, altro avvocato, ha le sue idee quando gli fanno notare che spesso c’è spazzatura non raccolta per le strade di Nola: «Qualche dipendente è stato negligente e avrà lo stipendio decurtato. Ma spesso ci mette il suo anche uno scarso senso civico della gente, che non rispetta orari e giorni di deposito». A settembre, nella sede di Campania felix in via Generale De Sena, un misterioso episodio: tre mezzi furono distrutti da un incendio, con danni per mezzo milione di euro. Se ne sa ancora poco, ma la vicenda ha sparso altra inquietudine in un settore sempre incandescente. Dice l’assessore Esposito: «Noi crediamo nella società pubblica, ma di continuo la pungoliamo con sollecitazioni e critiche. Di certo, ci sentiamo tirati in ballo ingiustamente, quando siamo tra i Comuni virtuosi campani per la raccolta differenziata che ha raggiunto il 37 per cento». Sulla scrivania dell’assessore una decina di documenti di solidarietà da associazioni diverse, come l’Ascom o la Confcommercio. Saranno portati in serata nell’aula dove si riunirà il consiglio comunale straordinario convocato per dare notizie sulle iniziative dell’amministrazione. La prossima settimana, sindaco e assessore saranno sentiti dalla commissione parlamentare per il ciclo dei rifiuti. Ma tutta l’amministrazione è decisa a dar battaglia, per dimostrare che in cinque mesi ha messo in campo ogni attività possibile per tener pulita una città di ben 40 chilometri quadrati con circa 33mila abitanti. A luglio, dovrebbe essere inaugurato un centro di raccolta stabile di 15 mila metri quadri in via Sarnella, anche con 300mila euro stanziati dalla Provincia. Poi, in diverse aree della città saranno installate 22 telecamere anche per il controllo degli scarichi di rifiuti. Le prime due già da gennaio. Certo, ci sono zone da tenere di continuo sott’occhio per la spazzatura che spunta in orari imprevisti: le frazioni di Piazzolla e Polvica, via Improta, la zona dell’ospedale, l’ex campo sportivo. Già in passato, vi furono diffide a Campania felix, mentre ci sono oltre 80 multe per deposito di spazzatura fuori orario. Spiega l’assessore Esposito: «Non è giusto che ci si consideri la spazzatura della Campania. Abbiamo ricevuto dal commissariato 5 segnalazioni cui abbiamo ottemperato. L’unica esecuzione in danno, con raccolta in sostituzione, ha riguardato la precedente amministrazione».

Powered by PhPeace 2.7.16