Iervolino: «Tarsu, gli aumenti sono incostituzionali»

4 dicembre 2009 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Botta e risposta fra il sindaco Rosa Russo Iervolino e il sottosegretario all’Emergenza rifiuti Guido Bertolaso. Lo scontro è sull’aumento della Tarsu del 60 per cento varato dal Comune. Il sindaco ha scaricato su Bertolaso la responsabilità politica della stangata perché frutto di un decreto poi diventato legge che porta il nome del sottosegretario. Legge che ha bollato come «anticostituzionale». Sullo sfondo - inoltre - si profila il timore che oggi in Consiglio dei ministri decreti la fine dello stato di emergenza così toccherà agli enti locali e quindi anche a Palazzo San Giacomo gestire l’intero ciclo dei rifiuti. Il nervosismo su questo fronte è spiegabile anche e forse soprattutto alla luce di questa eventualità. Con Bertolaso che replica spiegando che in realtà l’anomalia era proprio Napoli che grazie allo stato di emergenza era l’unico Comune d’Italia che non garantiva il servizio rifiuti con il cento per cento della Tarsu. Passiamo alle parole dei protagonisti. In mattinata la Iervolino, mentre spiega come accedere agli sconti per alleggerire l’aumento della Tarsu, lancia l’affondo. «La legge varata con il decreto Bertolaso - dice - è incostituzionale perché prevede un trattamento solo per i cittadini della Campania, lo capirebbe anche uno studente al primo anno di giurisprudenza». Il riferimento al decreto che prevede - questa l’interpretazione del sindaco - solo per la regione Campania l’impossibilità di avere deroghe sulla decisione di mettere a carico degli enti locali le spese per il trattamento dei rifiuti è chiaro. Il sindaco però insiste: «I provvedimenti attacca ancora - si fanno per tutta l’Italia non solo per una regione. È incostituzionale per lo stesso motivo del lodo Alfano che non poteva valere solo per quattro persone. I cittadini devono essere tutti uguali di fronte alla legge. Ora non si può fare niente più. Prima, in una delle ventilate riforme della 247 per le autonomie il Comune aveva la possibilità di ricorrere alla Corte Costituzionale, ora questa possibilità non c’è». Poi un’altra precisazione: «Quando c’è una legge che impone un onere a carico dei cittadini lo deve imporre a tutti i cittadini e non solo a quelli della Campania». Quindi il capitolo dell’addio alla struttura di sottosegretariato all’Emergenza: «Non lo so cosa succederà. Aspettiamo il Consiglio dei ministri. Per quello che sono i boatos che mi sono arrivati, ma non ho informazioni dirette, dovrebbero esserci degli uffici del commissariato che permangono per un certo numero di mesi e per quanto ne so io permane anche la presenza del generale Morelli». Insomma il sindaco si augura che il governo non molli la città sul fronte dei rifiuti. Bertolaso su questo fronte però chiude la porta e ribatte con fermezza alle accuse di incostituzionalità: «Stupisce che - si legge nella nota del sottosegretariato all’Emergenza rifiuti - ancora una volta, si attribuisca all’attuale governo la responsabilità della norma che prevede l’obbligo della copertura integrale dei costi di gestione dei rifiuti mediante la Tarsu per tutti i comuni campani. L’introduzione della tariffa per la gestione dei rifiuti urbani, infatti, come già da più parti ricordato, è prevista dall’articolo 7 del Decreto Legge 61/2007, emanato dal governo precedente». Una stoccata alla Iervolino per ricordarle che la norma fu voluta dal governo di centrosinistra guidato all’epoca da Romano Prodi. Quindi la chiusura sul fronte del rinnovo del commissariamento: «È altrettanto singolare dover rilevare la pretesa che, nonostante si sia oramai a pochi giorni dalla definitiva chiusura dello stato d’emergenza, ciò che è valido per tutti i Comuni d’Italia non debba esserlo per il Comune di Napoli».

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