Bertolaso chiede la testa di nove sindaci
Alla fine di luglio l’aveva annunciato e ieri Guido Bertolaso è passato ai fatti: ha proposto al Viminale la rimozione di 9 sindaci per «gravi e reiterate» inadempienze per la raccolta dei rifiuti. Una richiesta formulata, in particolare, per «l’inerzia nel contrastare l’abbandono incontrollato lungo le strade di rifiuti solidi urbani e di rifiuti speciali, anche ingombranti». I comuni interessati sono due del napoletano (Giugliano e Nola) e sette del casertano (Aversa, Casal di Principe, Casaluce, Castelvolturno, Maddaloni, San Marcellino e Trentola Ducenta) e il colore politico non c’entra se 5 sono amministrati da un sindaco del Pdl e 4 di centrosinistra. Ma non finisce qui perché nei prossimi giorni potrebbero essere formulate altre richieste di scioglimento per giunte comunali o di rimozione del sindaco per altri comuni, in particolare del napoletano». Una spada di Damocle anche per il capoluogo che potrebbe non centrare gli obiettivi della differenziata entro il 31 dicembre. E come tale rimane sorvegliato speciale. Adirati, per ora, i 9 sindaci anche se erano stati avvertiti da tempo. Lo sottolinea la struttura commissariale per i rifiuti: «I provvedimenti fanno seguito alle numerose diffide formulate e rimaste senza esito, nei confronti dei nove comuni, ai quali la normativa attribuisce gli interventi di rimozione e avvio a smaltimento dei rifiuti abbandonati al fine di scongiurare situazioni di degrado e pericolo nel territorio comunale di pertinenza». A luglio Bertolaso aveva parlato di 12-13 comuni a rischio scioglimento poi, ieri pomeriggio, la proposta è arrivata solo per nove comuni. Tutti convocati il primo agosto scorso a palazzo Salerno per far capire che senza un cambio di rotta sarebbe arrivato il provvedimento previsto dal decreto legge (il 172) approvato nel primo consiglio dei ministri, a Napoli nel maggio 2008, del governo Berlusconi. Un punto d’onore per Bertolaso che anche ieri ha fatto notare il lavoro svolto dall’esecutivo per far uscire la Campania dall’emergenza. «Abbiamo reso possibile l’apertura delle discariche e del termovalorizzatore di Acerra, che funziona a pieno ritmo nel rispetto della normativa ambientale europea, garantendo - fa notare Bertolaso - lo smaltimento dei rifiuti prodotti in Campania ed assicurando quel ciclo integrato dei rifiuti che presuppone anche un ruolo attivo da parte degli enti locali». Intanto giovedì prossimo, su sollecitazione del parlamentare pd Stefano Graziano, i nove sindaci e lo stesso Bertolaso saranno ascoltati dalla Commissione bicamerale sui rifiuti.