Centrale elettrica, c'è il via
Marcianise. Nell'area Asi sud di Marcianise starebbe per sorgere una centrale elettrica a ciclo combinato al posto di quella mai partita di cogenerazione. Una struttura di notevole impatto ambientale in un territorio già martoriato da varie fonti di inquinamento e caratterizzato dalla presenza di numerose industrie a rischio, di un impianto di depurazione e, in prossimità del confine, di due Cdr e dell'unico inceneritore della Campania. La centrale termoelettrica dovrebbe sorgere nell'agglomerato industriale dove, con ordinanza regionale nel 1987, da parte del consorzio Ancedisa, fu realizzata una centrale elettrica di cogenerazione che doveva produrre energia per l'apparato industriale, mai messa in funzione. La struttura che insiste su un area di 70 mila metri quadri, dismessa dalla Regione, fu trasferita al consorzio Asi di Caserta che, a sua volta, lo scorso anno decise di cederla, per un costo di 1 milione e mezzo di euro, attraverso un bando di gara subordinato alla presentazione di un progetto volto al recupero ed alla riqualificazione dell'area e dei beni attualmente esistenti mediante soluzioni progettuali tecnologicamente avanzati. La gara, scaduta lo scorso 14 settembre, è andata deserta e l'Asi, allora, ha riproposto un nuovo bando, con un offerta ribassata del 10 per cento, che scade il prossimo 16 dicembre. Nei giorni scorsi, intanto, sono iniziati nell'area dell'ex centrale di cogenerazione una serie di indagini, anche con carotaggio del terreno, tesi probabilmente a controllare la presenza di agenti inquinanti e la disponibilità di un approvvigionamento abbondante di acqua che sarebbe necessaria per il raffreddamento di una centrale elettrica a ciclo combinato, come quelle già in funzione nel casertano, di Sparanise e Teverola. Per la stessa area, nel 2002 fu presentata al Comune di Marcianise, da parte della società Energia Spa del gruppo Cir, una richiesta di realizzazione di una centrale a turbogas da 400 megawatt. La proposta trovò, però, l'opposizione dell'allora amministrazione comunale e di tutto il consiglio comunale. Secondo alcune voci, l'azienda che sarebbe interessata a rilevare struttura sul territorio marcianisano dovrebbe essere la Rezia Energia Italia, facente parte del gruppo svizzero Rätia Energie quotato alla borsa di Zurigo ed operante sulle maggiori borse elettriche in quanto proprietario di reti ad alta tensione interconnesse. La Rezia Energia Italia ha già progettato e realizzato in provincia di Caserta la centrale a ciclo combinato di Teverola. Inaugurata nel 2007, l'impianto di Teverola unisce un ciclo termico a gas a un ciclo termico tradizionale. La potenza elettrica installata è di 400 megawatt nominali e una capacità produttiva annua di circa 2,5 terawatt, alimentata esclusivamente a gas metano. La centrale può contare su un turbogas alimentato a gas naturale della potenza di 250 megawatt elettrici nominali e su una turbina a vapore della potenza di 150 nominali. Con la sua produzione è in grado di soddisfare il 22 per cento del fabbisogno energetico della regione Campania, equivalente all'1% dei consumi elettrici nazionali italiani. Sull'impatto ambientale delle centrali termoelettriche in Italia ci sono opinioni diverse. Da un lato vengono ritenute molto sicure per la salute pubblica e di minor impatto ambientale rispetto a quelle tradizionali a carbone o ad olio combustibile, dall'altro, invece, vengono osteggiate dagli ambientalisti.