Rifiuti, la protezione civile non lascia
Confermato l'Esercito
Se ne discuterà probabilmente mercoledì nel consiglio dei ministri, ma la bozza del decreto di scioglimento della struttura del sottosegretario Bertolaso, salvo aggiustamenti dell’ultima ora, è già pronta da tre settimane e prevede molte e consistenti novità. Il posto di Bertolaso sarà preso probabilmente dall’attuale responsabile della missione finanziaria, Vincenzo Galiani Caputo. La struttura stralcio. Viene istituita entro sette giorni dalla pubblicazione del decreto, fino al 30 settembre 2010 sarà affidata ancora alla protezione civile e avrà sede presso il comando logistico Sud Napoli. Utilizzerà il personale delle missioni che non esisteranno più. Il bilancio. Nella sua relazione al Parlamento il sottosegretario Guido Bertolaso parlò di un buco di un miliardo e duecento milioni di euro. Ora la nuova struttura dovrà pagare i debiti. Ma i soldi scarseggiano. Anche per questo il governo autorizzerà la cessione dei crediti agli istituti finanziari. E il responsabile della nuova struttura, a sette giorni dall’insediamento, dovrà pubblicare sulla gazzetta ufficiale un bando perché i creditori si facciano avanti. Sarà poi stilata una sorta di graduatoria: ai primi posti ci saranno quelli che vantano i cosiddetti «crediti privilegiati» la cui riscossione serve a pagare tasse e contributi e quelli che hanno già raggiunto una transazione. Si procederà poi pagando chi aspetta da più tempo. I costi. Prima di tornare alla gestione ordinaria bisognerà stabilire i costi del conferimento dei rifiuti. Per reperire le risorse le società provinciali dovranno utilizzare il sistema delle imposte. La Regione dovrà provvedere a trasmettere alle Province un archivio dei soggetti che pagano le imposte e l’anagrafe della popolazione in modo da individuare gli eventuali evasori. Il personale dei consorzi. I dipendenti dei consorzi di Salerno, Benevento e Avellino saranno assunti. Quelli di Napoli e Caserta risultano in sovrannumero. Perciò i consorzi assumeranno i lavoratori utili al funzionamento dei servizi partendo da quelli già in servizio nel dicembre del 2001. Per gli altri ci saranno liste di mobilità dalle quali attingeranno a mano a mano gli enti locali. Il termovalorizzatore. Il nuovo responsabile della struttra erediterà l’impianto e dovrà provvedere al passaggio dalla Fibe alla A2A che doveva avvenire a collaudo ultimato. Ma il decreto stabilirà il subentro anche se per il 31 dicembre è previsto solo un collaudio parziale. Ad Acerra continueranno ad arrivare i rifiuti dei cosiddetti stir (che li devono tritovagliare) e si giudicherà se la spazzatura e adatta o meno a essere bruciata solo sulla base della quantità di calore che è capace di sprigionare. Spetterà all’Enea stabilire il valore del termovalorizzatore che sarà pagato alla Fibe. In questo modo la società del gruppo Impregilo dovrebbe uscire definitivamente di scena. L’Asia. La partecipata del Comune di Napoli, se sarà approvato il decreto, gestirà gli impianti di tritovagliatura di Giugliano e di Tufino, ai quali porterà i rifiuti della città evitando, finalmente, il trasporto fino a Sant’Arcangelo Trimonte che attualmente incide pesantemente sui costi di smaltimento. Le società provinciali. Gestiranno gli impianti e organizzeranno i flussi di conferimento. Per il momento potranno continuare ad avvalersi della «consulenza» di palazzo Salerno e dell’aiuto dell’esercito per presidiare le discariche e saranno inizialmente finanziate con un milione di euro. Il termovalorizzatore di Salerno. Sarà costruito con le porocedure di somma urgenza, gli atti già disposti saranno nulli se non confermati dal presidente della Provincia.