Bassolino: rifiuti, contro di me il partito del no

27 novembre 2009 - Paolo Mainiero
Fonte: Il Mattino

L’emergenza rifiuti, le prospettive del Pd, l’appuntamento delle regionali auspicando che in corsa ci siano solo «due buoni candidati», uno dei quali, assicura, non sarà lui. Antonio Bassolino a tutto campo ieri a un Forum all’Ansa. Il governatore ha ripercorso la sua parabola politica, che ha avuto momenti di vertice e altri di difficoltà. Il più duro di tutti è stato quello dell’emergenza rifiuti. «Il partito del no - ha spiegato - fu forte e trasversale, fatto da esponenti del centrodestra e del centrosinistra». Quindi pescò anche in quella coalizione che, nella prima fase dell’emergenza, era maggioranza di governo. «Una maggioranza troppo eterogenea», con i veti dei Verdi e di Rifondazione comunista ai termovalorizzatori e alle discariche, che non gli permise quelle «scelte drastiche che erano necessarie», ha ricordato. Salvo il fatto «che mi fu scaricata addosso tutta la responsabilità. Lo dico - ha aggiunto - essendomi io assunto i miei oneri. Sembrava che non ci fossero amministratori pubblici. C’era solo chi scappava. Sindaci, presidenti di Provincia, sottosegretari sembravano fossero tutti su un altro pianeta». Ora, un analogo caso rifiuti tocca Palermo, eppure l’enfasi è molto minore. «C’è un’impressionante differenza, basta aprire i giornali», ha osservato Bassolino. Ma in questa fase, il Pd ormai ha di fronte a sè altre sfide. Bassolino è convinto che il Pd sia «nato tardi» ma ora che il partito c’è, bisogna avere il coraggio di «andare oltre l’esperienza dell’Unione e oltre l’alleanza tra Pd e Idv», ferma restando la «logica del bipolarismo». Quello delle alleanze è un tema centrale per il Pd che deve dialogare con «le forze più responsabili del centrosinistra e le forze di centro». Un messaggio chiaro anche in vista delle regionali alle quali, assicura il governatore, «non mi ricandiderò». L’auspicio di Bassolino è che ci siano «due buoni candidati: uno per il Pd e l’altro per il Pdl». La «partita per il Pd è ancora aperta», ma non sarà lui a giocarla, pur avendo la sensazione che potrebbe essere ancora un candidato forte. «Il centrodestra - ha detto Bassolino - non si è mai preso lo sfizio di battermi».

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