Inquinati anche il mare e un fiume sotterraneo

26 novembre 2009 - giu.cri.
Fonte: Il Mattino

Al di sotto dell’alveo di Contrada dei Pisani, fino a meno di mezzo secolo fa scorreva un fiume di acqua dolce che riusciva poi a trovare sbocco naturale nel mare di Licola. Nonostante gli invasi siano stati chiusi, la massa di percolato e liquidi inquinanti sarebbe riuscita a perforare anche quel diaframma, contaminando anche le acque pure del torrente sotterraneo. Con un danno ambientale di proporzioni che sono ancora tutte da verificare. I più anziani, tra i contadini di Contrada dei Pisani, ricordano un episodio avvenuto mezzo secolo fa. Un pastore che faceva pascolare il suo gregge in quelle che erano ancora fertili campagne si accorse di avere smarrito sei animali. Pensò a un furto, ma non era così. Alcune pecorelle si erano infatti spinte oltre una collinetta, rovinando nella gola che portava direttamente al fiume sotterraneo. La cosa fu scoperta solo qualche giorno dopo, quando sul litorale di Licola il mare restituì le povere bestie, ormai annegate, alla terra. Sul versante giudiziario, intanto, il pubblico ministero Stefania Buda sembra pronta a chiudere in tempi brevi il fascicolo. La Procura potrebbe chiudere insomma l’inchiesta sulla presunta insorgenza di malattie anche gravi, come neoplasie e leucemie, che risulterebbero incrementate da quando la discarica è entrata in attività.

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