Smog fuori controllo, altri due giorni di blocco

Domani e giovedì stop dalle 7,30 alle 13. L’assessore: estendere il divieto ai Comuni vicini
24 novembre 2009 - Paolo Barbuto
Fonte: Il Mattino

C’è poco da stare allegri. Nonostante il blocco della circolazione, lo smog non accenna ad abbandonare la città. Anche l’ultimo rilevamento delle centraline Arpac ragala pessime notizie: Pm10 fuori controllo in tutti i punti di rilevamento tranne uno, quello del Vomero. E allora il Comune insiste: altri due giorni di blocco della circolazione. Auto inquinanti in garage domani e giovedì, dalle 7,30 alle 13. Circolazione permessa, come al solito, solo alle euro 4, ai mezzi alimentati a gas e ai ciclomotori di ultima generazione. Non c’è pace per la città dall’aria irrespirabile. Le polemiche sui rilevamenti e sulle decisioni per fermare l’inquinamento si arricchiscono ogni giorno di un nuovo capitolo. Ieri l’assessore comunale all’ambiente, Rino Nasti, dopo aver deciso il nuovo blocco del traffico, ha scritto alla Regione chiedendo di portare avanti il progetto di blocco della circolazione sovracomunale che coinvolga nelle limitazioni anche i comuni confinanti con Napoli. La decisione fu presa sei mesi fa, e salutata con entusiasmo. La giunta regionale deliberò il provvedimento che avrebbe consentito di fermare le auto in una zona più ampia, rispetto alle strade comunali di Napoli, per contribuire all’alleggerimento dello smog. Da sei mesi quella delibera aspetta un’approvazione da parte del consiglio regionale, e ieri Nasti ha chiesto un intervento urgente. Ha scritto al presidente del consiglio regionale, al presidente della commissione Ambiente della Regione, al segretario generale del consiglio, D’Orta; all’assessore all’ambiente Ganapini, al coordinatore area ambiente Rauci, al direttore del settore ecologia Palmieri: «Si ripresenta con indefettibile urgenza la necessità che il consiglio regionale approvi la delibera dell’8 maggio...». Ieri sulla vicenda delle emissioni velenose è intervenuta a gamba tesa Legambiente, che ha puntato il dito contro il gioco a scaricabarile sulle responsabilità della vicenda, e anche sulla mancata programmazione per evitare il problema dell’inquinamento. Il presidente regionale di Legambiente, Michele Buonomo ha ironizzato spiegando che «la politica per combattere lo smog a Napoli è immobile come le auto bloccate nel traffico. Con polemiche e scaricabarile». Secondo il presidente di Legambiente «con una fantasia prettamente napoletana la politica di mobilità sostenibile e di lotta alla smog viene lasciata nelle mani del bollettino Arpac. È assurdo e paradossale. La battaglia allo smog si deve affrontare con politiche che devono essere inevitabilmente condivise e applicate anche dalle amministrazioni dei comuni della Provincia di Napoli». Fortunatamente, ieri il meteo ha regalato un po’ di sollievo. Ma non c’è ancora la speranza che lo smog possa essere spazzato via. Anche per la giornata di oggi sono previste nuvole, ma il vento resterà scarso e l’indice di inquinamento è addirittura segnalato in salita. Intensi i controlli della polizia municipale sulle strade della città che, ieri, erano vietate alle auto inquinanti per l’intera mattinata. Il numero di contravvenzioni, fortunatamente, è in calo, segno che i napoletani hanno prestato attenzione al problema dell’inquinamento, o semplicemente che hanno paura della multa. Strade decisamente più libere rispetto a un normale lunedì di lavoro. Ma finché sulle nostre teste rimarrà l'anticiclone del Nordafrica, lo smog non ci abbandonerà.

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