Terzigno, oggi la sentenza del Tar Legambiente: ignorate le norme Ue
«La discarica di Terzigno non s’ha da fare». Oggi il Tar del Lazio si esprime sul ricorso presentato da Legambiente sull’utilizzo dell’invaso, che insiste nel parco nazionale del Vesuvio, e l’allargamento delle strade che conducono verso il luogo dello sversamento. «Sulla zona grava il vincolo comunitario di zona di protezione speciale - precisano con una nota Michele Buonomo e Pasquale Raia, rispettivamente presidente e responsabile delle aree protette per l’associazione ambientalista - in un’area con queste caratteristiche è assolutamente vietata l’apertura di una discarica, per cui riteniamo che il provvedimento del Commissariato di Governo è semplicemente incostituzionale. Non è possibile scavalcare le norme comunitarie con un semplice provvedimento amministrativo». Oggi la vicenda potrebbe dunque registrare una svolta con il pronunciamento del tribunale amministrativo del Lazio. Ma anche se il verdetto non dovesse essere favorevole all’associazione ecologista, Legambiente è comunque intenzionata a proseguire la sua lotta contro la discarica di Terzigno, che nei progetti del Commissariato per l’emergenza è destinata ad accogliere tutta l’immondizia prodotta nella provincia di Napoli, mentre Chiaiano assorbirà i rifiuti del capoluogo. «La battaglia non si fermerà al solo atto giuridico presso il Tar Lazio - si legge ancora nella nota diffusa da Buonomo e Raia - la nostra azione continuerà in sede comunitaria e vedrà presto anche il diretto coinvolgimento dei produttori così fortemente danneggiati».