Caso Eco bat Marcianise parte civile
L'impresa: mai inquinato
Il Comune di Marcianise si costituisce parte civile in un procedimento per la gestione e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi in cui è coinvolta anche la società Eco Bat. I vertici dell'azienda, leader nel settore del riciclo del piombo, replicano: «Non abbiamo mai smaltito rifiuti illecitamente». Il procedimento Il procedimento, oltre alla società marcianisana, vede imputati anche la Pasell, un gruppo che produce componenti per elettrodomestici e una ditta di trasporti, la Italia Transervice. I fatti si riferiscono al gennaio del 2002, quando dalla Eco Bat di Marcianise, che smaltisce annualmente fuori regione circa 10mila tonnellate di scorie, fu inviata una campionatura di rifiuti (circa 10 tonnellate) a un'azienda del gruppo Pasell di Montoro, in provincia di Avellino per esaminare se esistessero possibilità di recupero o impiego autorizzato. Il trasporto venne bloccato dai carabinieri poiché l'azienda avellinese non era provvista di autorizzazione a trattare quel tipo di rifiuti. L'indagine fu portata avanti prima dai carabinieri del Noe di Napoli e poi da quelli di Caserta. Questi ultimi inviarono la denuncia alla procura di Santa Maria Capua Vetere che dopo ulteriori accertamenti la archiviò. Il Noe di Napoli, invece, interessò la procura di Avellino che per competenza trasmise l'incartamento a quella sammaritana che, a sua volta, ha aperto un nuovo fascicolo. Il Comune La costituzione come parte civile nel procedimento è stato un atto fortemente voluto dall'amministrazione, e in particolar modo dal sindaco Antonio Tartaglione, che ha operato attraverso l'assessore al contenzioso, Giovanni Russo. «L'adozione di un tale provvedimento - ha affermato il primo cittadino - rientra nell'ottica della tutela del pubblico interesse. L'azione risarcitoria che abbiamo richiesto, oltre a essere un atto improrogabilmente dovuto alla cittadinanza, intende fungere da deterrente contro gli ideatori o fautori di azioni di questo tipo. Quest'amministrazione non intende passare sopra a gravi fatti del genere né adesso né mai». Dichiarazioni che hanno sorpreso per la durezza dei toni i vertici dell'azienda marcianisana. La replica «La Eco Bat non ha mai smaltito illecitamente rifiuti di alcun tipo - ha affermato Luciano Morelli, direttore dei sistemi della società -, anzi da quando il gruppo americano Eco Bat Tecnologyes, ha acquisito lo stabilimento di Marcianise abbiamo bonificato l'area smaltendo 11mila metri cubi di rifiuti che erano accumulati dalla precedente gestione». Morelli ricorda che lo stabilimento è in possesso di un sistema di gestione ambientale certificato secondo la norma ISO 14001 e che recupera circa 50mila tonnellate all'anno di rifiuti che se dispersi nell'ambiente potrebbero causare gravi danni all'ecosistema. «L'impianto di Marcianise - aggiunge - è un presidio di legalità, come riportato nella nostra dichiarazione di politica societaria in materia di salute, sicurezza e ambiente che recita: il desiderio di tutelare la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti e di altri forma insieme allo sforzo volto alla protezione dell'ambiente una parte integrante e fondamentale dei nostri generali principi aziendali. È pertanto nostra intenzione condurre le attività dedicando sempre la massima attenzione alle problematiche di salute, sicurezza e ambiente. Invito, perciò, il sindaco e gli amministratori di Marcianise - conclude Morelli - a venire a visitare il nostro impianto».