Liquami sacricati nelle zone agricole, scatta l'allarme
PAGANI.La denuncia della presenza di discariche a cielo aperto nella zona rurale tra Pagani, San Marzano ed Angri, fatta qualche settimana fa dal consigliere provinciale Massimo D'Onofrio, arriva sul tavolo del dipartimento provinciale di Salerno dell'Arpac. Ieri, la Prefettura di Salerno, in particolare l'area divisionale alla protezione civile, difesa civile e coordinamento del soccorso pubblico ha infatti, inoltrato, per competenza, la nota all'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania, presso gli uffici di Salerno. «Molti coltivatori ed imprenditori che operano nel settore agricolo nel nostro territorio mi segnalano un grave rischio ambientale causato dai danni delle piogge e dal dissesto urbanistico e geologico del nostro comprensorio - aveva sottolineato Massimo D'Onofrio - Nel cuore delle nostre coltivazioni, ed in particolare ai confini tra Pagani, Angri e San Marzano, persiste una discarica a cielo aperto che quando piove allaga e inquina le terre dove si coltivano i prodotti agroalimentari che poi vengono raccolti e arrivano sulle nostre tavole». Una discarica a cielo aperto al confine tra Pagani, Angri e San Marzano, dunque, che rischia di compromettere lo stato dei prodotti agroalimentari delle coltivazioni vicine. La denuncia del consigliere provinciale del Partito del Popolo delle Libertà, ha fatto il primo passo in avanti, dopo essere arrivata sui tavoli dei sindaci dei tre comuni, dell'Azienda Sanitaria Locale, dell'assessore provinciale all'Ambiente, Giovanni Romano e del Prefetto di Salerno. L'area in questione si trova nelle zone periferiche delle tre cittadine dell'Agro nocerino, in particolare tra via Ortaloreto, via Petrarca, via Loporto e via Guglielmo Marconi. Le piogge dell'ultimo mese, infatti, avevano sconfortato i proprietari di alcune aree coltivate, a ridosso della discarica a cielo aperto, che in più di una occasione si erano lamentati con le istituzioni. «É una vergogna. Qui scaricano di tutto - spiega un residente - spostatevi di qualche metro e troverete di tutto. Quanti e quali rifiuti volete? Da quelli di casa a quelli delle industrie. Per non parlare dei copertoni di auto e camion, frigoriferi. Poi, con il cambio dei televisori per il digitale terrestre, è aumentato anche il numero di questi apparecchi». La zona, infatti, è un continuo scarico di rifiuti ordinari e speciali. L'area non è sorvegliata, nonostante fa belle mostra si se un cartello con la dicitura «area sottoposta a sistema di videosorveglianza. Divieto di deposito rifiuti», ma naturalmente, si può scaricare a tutte le ore ogni rifiuto, dall'ingombrante a quello speciale. «In estate li incendiano - spiega un passante - D'inverno, invece, con la pioggia, i liquami arrivano fin dentro i campi. Ho smesso di acquistare i prodotti dagli ortolani del posto. Guardi qui - spiega indicando il confine di un terreno - neanche barriere di lamiera riescono ad evitare che i campi vengano inondati». La vicenda, dunque, è ora all'attenzione dell'agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania, ma resta comunque un nodo da sciogliere anche per i vertici provinciali, perché la vera e propria difficoltà del ripulire l'area è da ricercare nelle varie competenze, tra i comuni stessi e la provincia. «Oltre a delle comunicazioni già a loro dirette - conclude D'Onofrio - ho dovuto segnalare pubblicamente il problema anche e soprattutto ai sindaci dei paesi interessati, all'Asl, all'assessore all'Ambiente della Provincia di Salerno, Giovanni Romano ed al prefetto. É necessario un intervento immediato».