I rifiuti A sorpresa presentata l’istanza di costituzione di parte civile contro commissariato e vertici Fibe

Processo Rompiballe, la Regione chiede i danni

L'avvocato: rovinati ambiente e immagine
La decisione a dicembre
18 novembre 2009 - l.d.g.
Fonte: Il Mattino

Con una procura firmata dal governatore Antonio Bassolino, la Regione Campania chiede di costituirsi parte civile nel corso del processo alla gestione delle cosiddette ecoballe di rifiuti. Una sorta di colpo a sorpresa, su cui ora la parola passa ai giudici della quinta sezione penale, presidente Carlo Spagna. Aula 214, è l’avvocato Fernanda Speranza a presentare l’istanza di Palazzo Santa Lucia, nel corso del processo nato dalle indagini dei pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo e che coinvolge i vertici della Protezione civile all’epoca guidati dall’ex commissario antirifiuti Guido Bertolaso e dalla sua ex vice Marta Di Gennaro. A sorpresa, dunque, la mossa della Regione: nella richiesta di costituzione di parte civile il Palazzo chiede di essere accolto nel processo come parte offesa, in vista di un possibile risarcimento del danno per la «mala gestio» del ciclo integrato dei rifiuti. Istanza presentata nel corso del secondo atto d’accusa contro la gestione commissariale della crisi spazzatura in Campania e che porta la firma del governatore che, dal canto suo, si ritrova imputato proprio per la sua esperienza di commissario governativo. Vicende separate, che ieri hanno trovato una singolare convergenza. Stando all’istanza dell’avvocato Pazienza, quelle tonnellate di ecoballe accumulate sul territorio campano avrebbero danneggiato la regione sia da un punto di vista ambientale che sotto il profilo dell’immagine turistica della Campania nel mondo. Si torna in aula il primo dicembre, quando i giudici dovranno sciogliere la riserva sulla costituzione delle parti, ma anche su un’altra probabile mossa avanzata dagli scranni della difesa: vale a dire l’istanza sulla competenza funzionale del collegio di giudici napoletani. Una questione che verrà probabilmente sollevata dalla difesa dell’ex ad della Fibe Massimo Malvagna, che risponde per un capo di imputazione in concorso con altri due indagati finora stralciati: vale a dire il prefetto Alessandro Pansa e il pm Giovanni Corona (coinvolto nell’inchiesta per il suo ruolo di ex consulente giuridico dello stesso Pansa), per i quali la Procura di Giovandomenico Lepore ha chiesto un mese fa l’archiviazione dai reati più gravi. Dopo il ritorno in Procura del pm Corona, quel filone del processo è destinato a finire a Roma, dinanzi a un Tribunale competente per le vicende giudiziarie che coinvolgono a vario titolo magistrati del distretto partenopeo. Il caso al momento è ancora tutto da definire. La richiesta di archiviazione a carico di Corona e Pansa - per un atto ricognitivo firmato dal prefetto alla fine del suo mandato di commissario - pende dinanzi al giudice Maria Gabriella Pepe, che dovrà stabilire cosa mandare del processo Rompiballe a Roma. Intanto, l’attenzione questa mattina torna sul primo processo rifiuti, che vede imputati tra gli altri gli ex vertici di Impregilo e lo stesso Bassolino. Saranno ascoltati i capiturno degli impianti di Cdr, non indagati e testimoni diretti della gestione delle strutture create per far nascere dai rifiuti indifferenziati balle virtuose di compost con alto valore energetico. In aula, a rappresentare le manager e imprenditori, i penalisti Gaetano Balice, Claudio Botti, Ilaria Criscuolo, Giuseppe Fusco, Luigi Tuccillo, Giovanbattista Vignola.

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