LA POLEMICA: «Disastro fogne, il Comune non paga»

Cifre irrisorie dal Cemune di Napeli per la manutenzione delle fogne: lo denuncia il presidente della prima Municipalità Fabio Chiosi, commentando gli effetti delle prime piogge che hanno come sempre prodotto danni alle strade della città. «E ormai triste consuetudine che ogni qual volta cade su Napoli un po' pi di pioggia - dice - si debbano contare i danni alle strade, alle abitazioni ed alle attività commerciali. Sono problemi, questi, che si ripetono ogni autunno ed ogni inverno, senza che l'amministrazione comunale corra ai ripari». «A fronte di una richiesta di circa un milione di euro per Municipalità - continua - per effettuare la semplice manutenzione ordinaria delle fogne, il Comune ha ben pensato di stanziare per le dieci Municipalità cittadine circa 800 mila euro. Quindi circa 80 mila euro per ciascuna Municipalità. Cifre irrisorie che non servono a nulla». «Basta con i soldi buttati per i soliti contributi ai soliti noti amici degli amici. Basta con i soldi buttati per le pseudo sculture di Natale in piazza Plebiscito - conclude Chiosi -. In questa città c'è una spesa incontrollata finalizzata soltanto a formare clientela elettorale, senza alcun interesse per i reali bisogni della città». «L'allagamento di mezza Napoli ad ogni precipitazione atmosferica è causato dall'inadeguatezza delle fogne e dalla mancata manutenzione di cui è responsabile l'amministrazione comunale - ha detto Salvatore Varriale del Pdl - Il sistema fognario della città notoriamente vecchio e danneggiato e l'assenza di verde costringe il 90% dell'acqua piovana nella rete fognaria che non regge e scoppia e provocando cedimenti nel sottosuolo già abitualmente infiltrato dall'acqua della rete idrica che perde abitualmente il 30% del suo carico. I tecnici dell'Università e del Comune hanno pi volte ribadito che non meno del 40% delle fogne sarebbe da rifare con un investimento straordinario per milioni di euro. Tuttavia la sola manutenzione ordinaria delle fogne in città è stata finanziata nel bilancio di quest'anno con meno di un milione di euro a fronte dei circa 24 ritenuti il minimo indispensabile dalle strutture territoriali di riferimento».