Regi Lagni, addio alla discarica
Rinascita e recupero sono le due parole chiave di quello che viene definito il «grande» progetto di bonifica dei Regi Lagni. Un piano di azione - presentato ieri mattina al Real sito di Carditello alla presenza, tra gli altri, dell'assessore regionale all'Agricoltura Gianfranco Nappi - strutturato in più fasi e che persegue l'obiettivo di realizzare un grande parco europeo della biodiversità lungo quei canali che ora assomigliano sempre più a discariche a cielo aperto. Un sistema di raccolta delle acque che si sviluppa su una superficie di 300 chilometri quadrati, da Nola a Castel Volturno passando per Acerra, coinvolgendo direttamente 23 Comuni e 138mila abitanti, un sistema che sarà riqualificato con la previsione di aree verdi e corsi ciclo-pedonali. Sulla scorta di quanto realizzato nella regione tedesca della Ruhr. E proprio quel bacino - una delle più grandi aree urbane europee - è stato preso a modello per la stesura del progetto di bonifica e risanamento dei Regi Lagni redatto dall'Arpac. Nel corso del loro intervento gli architetti paesaggisti Andreas Kipar e Gerhard Seltmann hanno illustrato le diverse esperienze europee di trasformazione paesaggistica. Dal modello tedesco parte lo spunto per la trasformazione dei canali di raccolta delle acque piovane e di tutta l'area circostante. «La gravità del fenomeno - ha dichiarato Andreas Kipar - richiede soluzioni audaci e innovative». Ed ecco allora che le strategie di intervento per rendere i Regi Lagni una terra felix sono diversi: il miglioramento della qualità dell'acqua, la previsione di percorsi ciclo-pedonali, la creazione di una fascia di bosco e la salvaguardia delle emergenze storico-architettonico-culturali di quei Comuni che sono interessati al progetto. Quello che è stato prospettato per l'area che comprende i Regi Lagni è la creazione di un nuovo paesaggio, con diversi spazi per il tempo libero, per favorire la socialità e la mobilità lenta. Un «grande» progetto (si concluderà nel 2013 con un impegno di spesa di oltre 150 milioni di euro) che si compone di diverse fasi. La prima è già stata avviata - terminerà il 31 dicembre 2009 - e prevede un'attività di monitoraggio. Trenta uomini dell'Arpac stanno scandagliando i canali per verificare la situazione. La seconda fase prevede la rimozione dei rifiuti e l'individuazione di quelle aree dove potranno avviarsi gli interventi di piantumazione. Una galleria di alberi prenderà vita lungo gli argini dei canali. Una galleria di alberi destinata a trasformarsi in distese verdi in quei Comuni che manifestino interesse verso il progetto. «Più che un progetto questa è una scommessa - ha dichiarato l'assessore regionale Nappi - per il rilancio della Regione dal punto di vista socio-economico e ambientale. La scelta del Real sito per presentare questo piano non è casuale, perché rappresenta anch'esso per noi un punto di partenza. È intenzione della Regione salvarlo per evitare che finisca in mani improprie. Ho già avviato i contatti con la Sga. Potrebbe diventare un orto dela biodiversità campana».