Sena: scelta da esaminare con le comunità interessate Lunedì il tavolo di confronto aperto dagli enti istituzionali

Centrale di Flumeri, appello alla Regione

Anzalone boccia l’impianto termoelettrico e chiede l’intervento urgente del governatore Bassolino
6 novembre 2009 - Nicola Diluiso
Fonte: Il Mattino Avellino

Flumeri. Centrale termoelettrica, si anima il dibattito. Lunedì prossimo (ore 17, aula San Rocco), il tavolo istituzionale. Intanto si registra la presa di posizione del consigliere regionale del Pd, Luigi Anzalone. L’esponente di Palazzo Santa Lucia, condanna la scelta della Edison, espone i motivi del suo profondo dissenso e sollecita il Governatore della Campania, Antonio Bassolino, perchè si faccia promotore di interventi presso i Ministeri delle Attività Produttive e dell’Ambiente «affinchè si rinunci ad un progetto che, al di là dei punti di vista, appare grave e sbagliato». «La mia contrarietà ed opposizione - scrive l’ex presidente della Provincia di Avellino - è perfettamente in linea con quelle del sindaco di Flumeri, di tutti i parlamentari, i consiglieri regionali, l’amministrazione provinciale ed i partiti dell’Irpinia». Qualcuno, nei giorni trascorsi, aveva fatto notare il silenzio di Anzalone. Ma lui, riaffermando le proprie origini, cui è rimasto profondamente legato, aggiunge: «Trattandosi del paese in cui sono nato e dove ho trascorso la fanciullezza, ho voluto esaminare accuratamente questa questione ed evitare di esprimermi tra i primi. E così sono giunto alla conclusione, confortata dal parere di autorevoli esperti, che l’installazione della centrale è da escludere in modo tassativo e categorico». La posizione del consigliere di maggioranza non è legata a ragioni di ordine strettamente emotivo, ma è figlia di cause ben precise. L’una di carattere ambientale. E per la quale Anzalone denuncia: «L’impatto riguarda non solo il territorio di Flumeri ma anche un vasto hinterland, tra Sturno, Grottaminarda, Frigento e Gesualdo». E ancora: «Mi riferisco all’immissione in atmosfera di quantità enormi di polveri sottili gravemente nocive, all’innalzamento di almeno un grado nella temperatura atmosferica, senza tralasciare la morte sicura del fiume Ufita in cui verrebbe immessa l’acqua calda prodotta dall’impianto». Anzalone, inoltre, adduce spiegazioni di ordine socio-economico. Il riferimento è al contrasto tra il progetto Edison e la programmazione infrastrutturale in Valle Ufita sulla quale i vari livelli istituzionali stanno puntando. «Si tratta dell’area più appetibile - chiarisce Anzalone - per la realizzazione di uno dei sedici grandi progetti da finanziare con i fondi europei». Sul caso, nuova posizione di Mario Sena (Pd): «Oltre a ragioni ambientali e economiche, esiste un problema di ordine politico e sociale. Non si può consentire - ammonisce il consigliere regionale - che scelte di così forte impatto avvengano senza la concertazione degli enti territoriali e sovrastando la volontà dei cittadini». Intanto, oggi pomeriggio i capigruppo del parlamentino provinciale discuteranno nuovamente della centrale Edison. Si punta a risolvere la vertenza a livello istituzionale. E di questo ne sono ben consapevoli anche i membri dei comitati cittadini che, prima ancora di scendere in piazza ed attivare forme di protesta, attendono l’esito del vertice di lunedì pomeriggio.

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