Differenziata, scattano le multe

Airola. Passi in avanti sono stati fatti ma la collaborazione dei cittadini rimane necessaria e una campagna di informazione anche. Altrimenti, tempi duri per i trasgressori. «Dal 1 gennaio al 31 agosto 2009, il Comune di Airola ha raggiunto il 33% della raccolta differenziata; il servizio è organizzato secondo un calendario settimanale - comunica Carmen Schettini, preposta al Servizio Ecologia - e prevede la raccolta di rifiuti indifferenziati, carta e cartone, vetro, multimateriale leggero, scarti vegetali, umido e rifiuti organici, indumenti usati e, a chiamata, rifiuti ingombranti e rifiuti pericolosi». Periodicamente si distribuiscono i sacchetti idonei da utilizzare per differenziare l’immondizia. «La prossima distribuzione è prevista dal 14 al 19 dicembre presso la sede di riferimento e, il 22 dicembre, al Municipio - anticipa Schettini». «Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti - dichiara il sindaco di Airola, Biagio Supino - anche grazie all’impegno dell’assessore all'Ecologia, Giovanni Ruggiero, però ritengo importante puntare su un’incisiva campagna di informazione e sensibilizzazione, rivolta ai cittadini, che partirà a breve. Naturalmente, fondamentale è e sarà sempre la collaborazione e lo spirito civico dei cittadini». Anche perché le multe sono in agguato e c’è già chi ne ha pagato il prezzo. Un arresto e circa 30 contravvenzioni. «Per abbandono di rifiuti ingombranti in zona San Donato - dichiara il vigile ecologico, Michele Ruggiero - c’è stato un arresto e abbiamo elevato, finora, circa 30 contravvenzioni per abbandono di immondizia, cattivo conferimento rispetto al calendario o sbagliato utilizzo dei sacchetti previsti per la differenziazione. Per circa 4 mesi abbiamo effettuato anche un servizio di vigilanza notturna - precisa Ruggiero - , in collaborazione con i militari dell'Arma». L’ammontare delle multe va dai 50 euro per l’abbandono di un sacchetto non differenziato, a oltre 250 euro, con risvolti penali fino all’arresto nei casi più gravi. «Ogni multa - sottolinea il vigile ecologico - presuppone la flagranza di reato e la presenza di indizi probatori».