Montaguto, la minaccia viene dal lago

Ancora bloccata la Statale a causa della frana Ora l’obiettivo è svuotare il cratere a 800 metri
30 ottobre 2009 - Maria Elena Grasso
Fonte: Il mattino Benevento

Montaguto. È il lago formatosi in un cratere a circa 800 metri di altezza a preoccupare. La bretella al km 43 della SS 90 delle Puglie è stata praticamente liberata dal fango e dai detriti venuti giù nella notte tra sabato e domenica scorsa. Anche i canali di raccolta a valle sono stati ripristinati e ampliati. Così come la segnaletica. Ma l’Anas non intende assumersi ancora la responsabilità di riaprire questo breve tratto di strada che consentirebbe di aggirare la frana di Montaguto e di ripristinare i collegamenti tra l’Arianese e il Foggiano. I Vigili del Fuoco hanno effettuato una ricognizione nell’area della frana con un elicottero, analoga operazione dovrebbe essere ripetuta nelle prossime ore. In pratica, se le condizioni meteorologiche lo consentiranno, da martedì 3 novembre dovrebbe cominciare lo svuotamento del lago. Per l’eliminazione di almeno 18 mila metri cubi di acqua si utilizzeranno elicotteri, pompe di sollevamento e la creazione di canali laterali al lago per circa un chilometro. L’operazione, ovviamente, dovrà avvenire con gradualità e sotto il diretto controllo di geologi e dei Vigili del Fuoco. Il rischio che le sponde del lago possano cedere è ancora concreto. Per queste ragioni dal Commissariato per l’emergenza frana non arrivano più rassicurazioni sull’imminenza della riapertura della bretella. Lo hanno pienamente compreso anche i sindaci del territorio. «Certo, dopo l’arrivo in zona del commissario Orrico - sostiene il sindaco di Montaguto, Giuseppe Andreano - sembrava possibile riaprire in tempi rapidi la bretella. La realtà è ben diversa. L’arteria è pronta, ma c’è estrema cautela in chi deve autorizzare il ripristino della viabilità. Per questo chiediamo che si tenga subito, ad horas, una conferenza di servizi in zona per far comprendere pienamente i termini della questione. I disagi rischiano di trasformarsi in rabbia e protesta. Da oltre tre anni siamo alle prese con lo stesso problema. Eppure una soluzione tecnica valida ci deve essere». Non meno tenero è il sindaco di Greci, Bartolomeo Zoccano: «Alla fine a rimetterci sono solo i residenti. Parte del traffico viene dirottato sull’autostrada e sul tratto di Ciccotonno, ma i veri danneggiati siamo noi. Sono saltate le comunicazioni con Foggia. Facile immaginare, tra l’altro, cosa può significare un trasporto urgente in un ospedale di Foggia o San Giovanni Rotondo. Per non parlare di esercizi commerciali e artigianali. L’Anas e la Protezione Civile devono fare qualcosa in più. Anche le incertezze legate all’esistenza del lago a monte vanno eliminate subito. E se poi dovesse ricominciare a piovere?»

Powered by PhPeace 2.6.4