Tremila case abusive a Terzigno ignorati tutti i vincoli ambientali

Il viceprefetto scopre lo scandalo-condono: pratiche ferme da 25 anni
30 ottobre 2009 - Francesco Gravetti
Fonte: Il Mattino

Terzigno. Sbloccare l'esame delle richieste di condono, incentivare la lotta all'abusivismo edilizio, procedere agli abbattimenti. Sono gli obiettivi del commissario prefettizio Luigi Armogida, che gestisce il Comune di Terzigno dopo la crisi amministrativa dello scorso giugno e che ha deciso di mettere mano alla questione della cementificazione selvaggia in un territorio sottoposto a diversi vincoli: quelli del Parco nazionale del Vesuvio, quelli della cosiddetta zona rossa, quelli dell'area archeologica. Divieti e restrizioni che non hanno impedito la nascita di migliaia di costruzioni abusive e successive domande di sanatoria. Domande, però, alle quali la politica locale non ha mai dato risposta da quasi 25 anni. Sono, infatti, più di tremila le pratiche di condono edilizio che attendono ancora di essere smaltite. Di queste, circa 1130 risalgono alla legge sul condono emanata nel 1985 (la numero 47), circa 1300 si riferiscono alla legge 724 del 1994 e più di 500 alla legge 326 del 2003. Una montagna di istanze, per smaltire le quali il viceprefetto ha ora deciso di esternalizzare il servizio: un avviso pubblico recluterà tecnici, ingegneri e architetti ai quali sarà affidato il compito esclusivo di occuparsi del condono edilizio. Armogida, però, non intende illudere i cittadini e chiarisce che l'esame delle pratiche sarà fatto senza sconti per nessuno e nel rispetto delle leggi: «Ritengo questa iniziativa una parte di un più ampio obiettivo: la lotta all'abusivismo edilizio. Migliaia di cittadini hanno diritto ad una risposta, l'attendono da decenni ed è giusto che l'abbiano, ma non è detto che la loro richiesta avrà necessariamente un esito positivo. Con lo smaltimento delle pratiche arretrate si farà finalmente chiarezza», dice Armogida. E proprio sul fronte della lotta agli abusi, il commissario prefettizio ha dato disposizioni precise: «Ho chiesto alla polizia locale di intensificare i controlli e agli uffici competenti di dare priorità alle sentenze di abbattimento di opere illegali provenienti dalla Procura di Nola». Le demolizioni da effettuare, secondo una stima approssimativa, sarebbero una ventina. Per potenziare la struttura anti-abusivismo, peraltro, sarà bandito un ulteriore concorso per l'assunzione di un geometra e saranno anche presi vigili urbani a tempo determinato: «Abbiamo trovato i fondi per migliorare la macchina comunale e li useremo per assumere nuovo personale. È nostro dovere mettere i funzionari e dirigenti comunali in condizione di lavorare bene e dire loro quale linea seguire, il resto tocca agli uffici».

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