Altrabenevento: «Lo avevamo detto»
«Maggioranza ed opposizione al Comune di Benevento continuano a lanciarsi "messaggi cifrati" sul caso Luminosa, ed il Ministero per i Beni Culturali dà ragione ad Altrabenevento: il progetto non poteva ricevere la favorevole Valutazione di Impatto Ambientale perché non prevedeva gli impianti per la produzione di calore». Giustamente soddisfatto Gabriele Corona. Per il presidente della suddetta associazione, anche la solidarietà espressa dall'assessore Castiello ad Altrabenevento per la annunciata querela da parte della Luminosa, è diventata occasione per una velenosa polemica da parte di Nicola Boccalone, commissario cittadino del PdL, il quale fa oscuri riferimenti ai comportamenti del centrosinistra sulla ipotesi di Centrale Elettrica da 400 mega watt di potenza, già presentata nel 2003. «È, questa, la dimostrazione che, nonostante l'ordine del giorno approvato all'unanimità dal consiglio comunale la scorsa settimana contro il progetto della Luminosa, sono ancora tanti i misteri di questa operazione che, come da noi già sostenuto più volte, è nata nel 2002 per iniziativa di imprenditori napoletani di Forza Italia e DS. Proprio questo sostegno bipartisan al progetto da 300 milioni di euro ha consentito alla società Luminosa, oggi per il 94% della svizzera BKW, di farsi assegnare dal consorzio ASI, il lotto tra i fiumi Calore e Tammaro in pieno corridoio ecologico e di ricevere anche i pareri favorevoli sulla Valutazione di Impatto Ambientale da parte della Regione Campania e del Ministero dell'Ambiente. Ed è significativo che solo Altrabenevento si sia accorta del clamoroso errore commesso dalla commissione ministeriale che ha dato parere favorevole dal punto di vista ambientale, a condizione che la Luminosa fornisca calore alle aziende di Ponte Valentino, senza accorgersi che nel progetto esaminato non sono previsti gli impianti per la fornitura di acqua calda che dovrebbero attraversare due fiumi e la ferrovia. Altrabenevento - rimarca Corona - ha sempre sostenuto che se quegli impianti fossero stati previsti, la Soprintendenza ai Beni Ambientali non avrebbe dato il suo parere favorevole per il notevole impatto sul paesaggio dell'alveo fluviale. Ora, finalmente, è proprio il Ministero dei Beni Culturali a confermare la tesi di Altrabenevento comunicando che effettivamente il progetto esaminato e valutato favorevolmente, non prevedeva gli impianti per la fornitura del calore». Da registrare, inoltre, l’intervento di Gino De Nigris, capogruppo di Italia dei Valori: «Da mesi si discute di una centrale a turbogas che la Luminosa s.r.l., che altro non è se non una società svizzera denominata BKW FMB ENERGIE AG. con un capitale sociale di ben 13.400.000,00 euro (circa ventotto miliardi delle vecchie lire), vorrebbe costruire a Ponte Valentino. Da mesi sosteniamo che un impianto simile non si realizza se non hai il potere di facilitare le intese "dell'alta politica" altrimenti inconciliabili. Se non disponi di un imbarazzante e nascosto accordo bipartisan, visto che i governi regionale e nazionale, interessati al rilascio dell'autorizzazione, sono contrapposti e troppo grande sarebbe la strumentalizzazione politica dell'uno o dell'altro schieramento politico. La nostra deputazione europea, nazionale e regionale, che molto può incidere nelle scelte definitive della Regione e del Governo, e che spesso è stata sensibile e dinamica su questioni di minore importanza, su questo argomento ha mostrato distacco e indifferenza».