Interrotti i collegamenti con l’area del foggiano A Greci il primo cittadino sgombera da solo la strada

Montaguto, la pioggia risveglia la frana

Acqua e fango sulla statale, subito chiusa. Oggi sopralluogo di Orrico. I sindaci: situazione grave
26 ottobre 2009 - Vincenzo Grasso
Fonte: Il Mattino Avellino

Montaguto. Lo avevano già messo in conto i tecnici della Protezione Civile e dell’Anas. In caso di piogge intense la bretella sulla SS 90 delle Puglie, al km 43, sarebbe stata sicuramente invasa da acqua e fango, con la conseguente chiusura al transito veicolare. È quello che è successo l’altra notte, dopo una allarmata segnalazione dei carabinieri di Greci alla Protezione Civile. Il lago, che si trova nella parte superiore della frana di Montaguto, ha cominciato a tracimare, facendo scendere a valle fango e minacciando direttamente la linea ferroviaria Caserta-Foggia. La segnaletica di emergenza allo scalo di Savignano Irpino e all’incrocio per la località Ischia ha fatto subito capire agli automobilisti e ai residenti che erano tornati i disagi dei mesi precedenti. La bretella non è transitabile principalmente per motivi precauzionali: chi volesse dall’arianese raggiungere il foggiano dovrà utilizzare percorsi alternativi, tra cui la strada di Ciccotonno, già interessata dall’intenso traffico di compattatori diretti alla discarica di Pustarza. A risentirne di più sono, ovviamente, i pendolari, gli studenti universitari diretti a Foggia e gli operatori economici dei comuni limitrofi che da oltre tre anni hanno subito danni incalcolabili dalle continue chiusure della SS 90 delle Puglie. Il Commissario per l’emergenza frana, Bruno Orrico, tenta, tuttavia, di tranquillizzare i sindaci e le popolazioni residenti: «È stata disposta la chiusura della bretella per precauzione, non tanto perché la frana ha accelerato il suo scivolamento a valle, ma unicamente per l’imponente quantità di acqua che, accumulatasi nel laghetto sovrastante, ha cominciato a fuoriuscire, trascinando a valle soprattutto fango. Sembrerebbe possibile riaprire la bretella entro la giornata di martedì. Ad ogni modo domani (oggi, ndr) sarò sul posto per un sopralluogo assieme ai tecnici dell’Anas e Protezione Civile. Capiremo come muoverci. Ad ogni modo posso riferire di un elemento di tranquillità: in settimana si insedierà il cantiere per i lavori di rimozione della frana e di ripristino del vecchio tracciato della SS 90 delle Puglie. La gara di appalto, dopo non pochi intoppi, è stata finalmente aggiudicata. Il nostro compito, a questo punto, è quello di favorire un’accelerazione dei lavori. Confido nella collaborazione di tutti». Non mancano, tuttavia, di manifestare preoccupazione i sindaci del territorio. «Questa interruzione del transito sulla bretella - sostiene Oreste Ciasullo , sindaco di Savignano - conferma la gravità della situazione. La frana va affrontata per i problemi concreti che pone. Ecco perchè bisogna fare in modo che anche con i lavori in corso sia garantito il transito veicolare diretto a Foggia». Per il sindaco di Montaguto, Giuseppe Andreano, «probabilmente occorre individuare un rimedio alla caduta dell’acqua e del fango sulla bretella. Almeno per garantire la regolarità della circolazione automobilistica». Non troppo lontano dalla bretella di Montaguto, e precisamente sulla provinciale Greci-Faeto, si è verificato uno smottamento con la caduta di massi sulla carreggiata. Il sindaco di Greci, Bartolomeo Zoccano, con alcuni volontari, anziché aspettare l’intervento della Provincia, ha provveduto ad eliminare direttamente l’inconveniente. Tutti al lavoro per alcune ore. «Non potevamo lasciare - spiega - la strada in quelle condizioni. Sia per il pericolo di altri crolli e sia per non isolare un’intera contrada».

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