«Discarica nel Parco Vesuvio poche notizie, cresce l’allarme»

Il viceprefetto: più informazione sull’attività del sito
25 ottobre 2009 - Francesco Gravetti
Fonte: Il Mattino

Discarica di Terzigno Terzigno. Più trasparenza sulla discarica che sorge nel cuore del Parco Vesuvio. Questa la richiesta del viceprefetto Luigi Armogida, il commissario a cui è affidata la gestione del Comune di Terzigno dopo la crisi che a giugno determinò la fine anticipata dell'esecutivo di Domenico Auricchio. Armogida ha scritto una nota al sottosegretario con delega all'emergenza rifiuti Guido Bertolaso e al prefetto di Napoli Alessandro Pansa chiedendo «una campagna informativa sull'attività della discarica perché i cittadini sono sempre più allarmati da notizie spesso frammentarie e quasi mai ufficiali». Il viceprefetto chiede la pubblicazione di tutti i dati relativi all'invaso: il numero di camion che vanno a sversare ogni giorno, la quantità di immondizia depositata e tutte le informazioni utili a rassicurare la popolazione. Spiega Armogida: «Personalmente non ho nessun motivo per dubitare che la gestione della discarica sia rispettosa delle leggi e della salute della gente, ma ritengo che una opportuna campagna di informazione non possa che aiutare il lavoro dello staff di Bertolaso e garantire ai cittadini il diritto di sapere cosa avviene sul loro territorio. I dati potrebbero essere pubblicati su internet, proprio per una questione di trasparenza. Del resto, mi risulta che con altre discariche della Campania questa procedura avviene già». E dello stesso tono è anche una lettera del presidente del consiglio comunale di Boscoreale Carmine Sodano, che chiede a Bertolaso «chiarimenti sull'attuale stato del servizio di trasporto e deposito presso la discarica ed in particolare il numero di camion e l'elenco dei Comuni autorizzati allo sversamento, la quantità e la tipologia dei rifiuti, le modalità di controllo». La discarica di Terzigno è in funzione dal 10 giugno. Si tratta di due siti attigui, uno in località Pozzelle (l'unico aperto, finora) e l'altra nella ex Sari: due invasi nel cuore dell'area protetta, lontani dal centro abitato di Terzigno e paradossalmente più vicini a Boscoreale e Boscotrecase. E proprio da Boscoreale arriva la segnalazione più preoccupante: i vigneti (nella foto un grappolo d’uva ricoperto dal pulviscolo) che stanno intorno allo sversatoio sono coperti da una coltre di cenere. A denunciarlo è Francesco Paolo Oreste, consigliere comunale del Pd. Si tratterebbe delle scorie provenienti dal termovalorizzatore di Acerra, il cui utilizzo è stato autorizzato dal governo alle società che hanno in gestione il sito, l'Ecodeco e l'Asia. Già la scorsa estate i tecnici di Bertolaso rassicurarono: «Il termovalorizzatore produce due tipi di ceneri, i materiali di risulta pericolosi vengono trattati e inertizzati così come previsto dalla legge, mentre gli altri, che per semplificare sono simili alle ceneri prodotte da un camino, sono portate a Terzigno. Non abbiamo nessuna intenzione di commettere un illecito». Ma Oreste non si fida: «Raccolgo ogni giorno le lamentele dei cittadini. Ho anche scritto al ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, ricordandogli che la discarica sorge in una zona sottoposta a vincoli di natura paesaggistica e contigua a coltivazioni di vigneti per la produzione di vino doc, a poche centinaia di metri da strutture turistiche ed al centro di un'area a vasta densità demografica».

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