Bonifiche siti rifuti: a Napoli raffica di perquisizioni
Solo pochi giorni fa erano arrivati gli avvisi di proroga delle indagini. Ieri, per 5 dei nove 9 indagati per l'inchiesta sulla gestione di fondi pubblici legati alle bonifiche dei siti della Campania da parte della Jacorossi, sono scattate le perquisiiioni.
I finanzieri del Comando provinciale di Napoli hanno notificato agli interessati il decreto firmato dai pm La Ragione e Woodcock. Un atto clic naturalmente unge anche da infhrmaeione di garanzia. E stata una giornata intensa, quella di ieri, per i militari delle fiamme gialle impegnati a raccogliere dati e ad acquisire nuovi elementi per conto dell'accusa lungo un asse che va da Roma a Napoli. Nella stessa inchiesta risultano risultano indagati anche il presidente della Regione Antonio Bassolino ed il Prefetto di Napoli, Alessandro Pansa (entrambi nella qualità di commissari alle bonifiche), sebbene non siano tra i destinatari delle perquisizioni di ieri.
L'indagine punta i riflettori su presunte irregolarità nell'affidamento alla società romana Jacorossi di interventi di bonifica lungo il litorale Flegreo. Sullo sfondo resta ancora una volta l'epoca che ha segnato a Napoli e in Campania l'emergenza rifiuti. Le perquisizioni hanno riguardato oltre alla sede della Jacorossi imprese - anche l'abitazione capitolina del presidente pro tempore della società, Ovidio Jacorossi, indagato nell'inchiesta. 1 finanzieri hanno poi perquisito l'ufficio dell'Avvocato distrettuale dello Stato di Napoli Giuliano Percopo, le abitazioni di Arcangelo Cesarano e Raffaele Vanoli, entrambi subcommissari di governo pro tempore per la bonifica dei siti inquinati; e la casa di Michele Giustozzi, vicepresidente della Jacorossi imprese. Tutti risultano indagati, con il dirigente della Regione Campania per il settore ambientale Mario Lupacchini e con Vincenzo Cocuzza, incaricato dalla Regione Campania di un parere su un atto amministrativo, I reati ipotizzati sono concorso in abuso di uflicio, falso, truffa ai danni dello Stato.