Inceneritore e tumori: via allo studio

Lo studio epidemiologico commissionato dall'osservatorio ambientale legato all'inceneritore di Acerra, coinvolgerà l'amministrazione e la sanità sanfeliciana nelle ricerche sull'incidenza tumorale. Il ministero della Salute ha accolto la proposta dell'osservatorio, al quale partecipano attivamente anche alcuni rappresentanti di San Felice, dando via alla fase organizzativa della raccolta dati. L'assessore comunale Gianni Russo, che si sta occupando dei rapporti con il Commissariato di Governo, ha spiegato che «i dati raccolti localmente saranno comparati con gli studi già effettuati nella provincia di Caserta, per verificare in questo modo l'ipotizzato aumento delle malattie dovuto alla presenza dell'inceneritore di Acerra. Nel valutare i numeri, si dovrà poi tenere conto degli altri fattori di esposizione, rappresentati per buona parte dall'immondizia e dalle discariche abusive, ancora presenti». L'azione di monitoraggio, la cui organizzazione è stata affidata a un consulente del ministero della Salute, è ancora in fase progettuale e l'amministrazione sanfeliciana ha già dato la propria disponibilità e quella della struttura ospedaliera per la raccolta e la distribuzione dei dati. «Questo intervento del ministero potrebbe essere utile ad aprire un approccio locale, grazie al quale i Comuni potrebbero arrivare ad effettuare da soli le proprie ricerche, senza il bisogno dell'intervento della sanità nazionale, ma solamente di quella locale e, al massimo, regionale». In realtà a San Felice a Cancello nel 2005 fu avviato un censimento interno sull'incidenza tumorale di cui si occupava Antonella Guida, attuale direttore sanitario della struttura ospedaliera del comune. La raccolta dei dati è stata successivamente lasciata al distretto sanitario, che nonostante non abbia abbandonato del tutto il progetto, ha riscontrato difficoltà nel proseguire a pieno regime il lavoro.