Dalle bonifiche alle ‘ecoballe’: Bassolino e Impregilo sotto accusa
L’ ultima inchiesta riguarda le bonifiche: è dell’altro ieri gli avvisi di proroga delle indagini per Bassolino, il prefetto Pansa e altri 7 per vicende legate alle commesse della Jacorossi. Ma è difficile tenere il conto dei tanti filoni sul disastro ambientale in Campania. Riprenderà l’ 11 novembre il maxi-processo al governatore e ai vertici Fibe-Impregila per il contratto di gestione del ciclo dei rifiuti: 28 imputati, 140mila pagine di atti. Uno stralcio, per le consulenze del commissariato di governo dell’emergenza, si è definito a luglio con 5 richieste di rinvio a giudizio: tra gli imputati Sassolino e il suo consulente legale Enrico Soprano. È invece a dibattimento il troncone principale di ‘Rompiballe’, l’inchiesta sulla condizione di un anno di commissariato, tra il 2006 e il 2007, infarcito di emergenze spazzatura: 25 alla sbarra per traffico illecito di rifiuti non trattati, falso, truffa e abuso. Tra loro c’è Marta Di Gennaro, ex braccio destro di Bertolaso. Il nome nasce da un’intercettazione in cui si parla di ‘ecoballe’ rat te, dalle quali usciva di tutto. Lo stralcio degli altri indagati è da poco approdato a uno richiesta di rinvio a giudizio per Bertolaso, Pansa e l’ex commissario Catenacci per gestione non autorizzata dei rifiuti, mentre per le accuse di traffico illecito, truffa e falso è stata proposta l’archiviazione. Su questo stralcio si consumò uno strappo in Procura tra il capo, Lepore, che lo dispose, e i sostituti Noviello e Sirleo, i pm delle principali inchieste sui rifiuti campani. I due magistrati hanno chiesto al Csm il trasferimento. Mentre è fresca di stampa l’intervista al Pg, Galgano, che ha parlato, senza però espliciti riferimenti, di “pm fanatici che danneggiano la gente e la collettività”.