Raccolta rifiuti, la mappa dei disagi
Eboli. È partita da un anno e mezzo. Ma in molti quartieri regna il caos. Centro e periferia si confondono. La mappa della raccolta differenziata crea spesso confusione. Il primo paradosso riguarda i quartieri residenziali. Sono in prossimità del centro, ma vengono considerati come periferia. L'effetto assurdo? Grataglie come Campolongo. Il primo quartiere è a 300 metri dal centro della città. Il secondo è a 18 chilometri. La differenza geografica è enorme. Per la mappa della differenziata a Eboli, sono entrambi rioni periferici. Se cambiano i servizi della raccolta, cambia pure la consistenza della bolletta che devono pagare i cittadini. Con la raccolta dei rifiuti porta a porta, si paga di più. Con le mini isole ecologiche, il pagamento diminuisce. Il secondo paradosso riguarda sempre Grataglie, dove i servizi mutano da isolato a isolato. Il porta a porta non esiste. O meglio, non dovrebbe esistere. Dipende dalle strade del rione. Se sono asfaltate o meno. Dallo spazio. Se il camion della Sarim ci passa o meno. Dalle proteste. Se i cittadini sanno farsi sentire o meno. «Il servizio porta a porta dipende dal raggruppamento di case. Se c’è un congruo numero di abitazioni, il porta a porta si fa- spiegano in comune- Se le case sono distanti, si opta per le mini isole ecologiche». Il risultato è spesso controverso. Un gruppo di ebolitani hanno alzato la voce. La mappa potrebbe essere cambiata. Dicono alla Sarim. Ma la volontà è politica: «Aumentare il porta a porta, accrescere i servizi e quindi cambiare la mappa della differenziata, significa far lievitare i costi della raccolta dei rifiuti». Alla vigilia della campagna elettorale, aumentare le tasse è la scelta più impopolare. La mappa, quindi, resterà invariata. Con tutti i disservizi e le incongruenze che si trascina dietro. Come si è arrivati a generare tanta confusione? Il progetto per la raccolta differenziata è stato presentato da due tecnici. Un ingegnere comunale e un ingegnere esterno. La mappa l’hanno disegnata loro. Il consiglio comunale ha approvato il progetto. E la differenziata è partita. Con i suoi paradossi. Se il porta a porta non è univoco, anche le mini isole ecologiche vanno spesso in affanno. A Campolongo, nel periodo estivo, i cumuli di immondizia hanno raggiunto spesso dimensioni notevoli. C’è poi l’isola ecologica nella zona industriale. Nonostante il centrosinistra al governo lo presenti come un progetto realizzato, l’isola ecologica è rimasta sulla carta. Un progetto da realizzare. Come l’impianto di compostaggio. Partita la differenziata, tra Eboli e Campagna a nord, e tra Eboli e Capaccio, a ovest, erano visibili cumuli imbarazzanti di immondizia. Spesso rifiuti ingombranti. La situazione più difficile è oggi tra Eboli e Olevano sul Tusciano.