Rifiuti ingombranti in strade e piazze scatta la protesta

Immondizia che si accumula per la strada. Cartoni e piccoli ingombranti che sembrano essere ormai il consueto arredo urbano di molte zone di Aversa. Mentre si attende la riunione della commissione giudicatrice prevista per il prossimo venerdì, che dovrà concludere la valutazione tecnica delle offerte delle tre ditte (due delle quali campane) che hanno partecipato al bando di gara europeo per la gestione del servizio di igiene urbana per la raccolta differenziata dei rifiuti, in città si continua a fare i conti con la precarietà di una raccolta, che specie per quanto riguarda gli ingombranti, l'ex consorzio Geoeco porta avanti a singhiozzo. In settimana sono stati raccolti i rifiuti «verdi», rami di piante potati e rimasti per settimane a intralciare il passaggio dei pedoni sui marciapiedi, ma materassi, divani, piccoli elettrodomestici, continuano ad accumularsi da parco Coppola all'area 167, tra l'indifferenza e l'inciviltà di alcuni cittadini che depositano rifiuti ad ogni ora del giorno e le macroscopiche mancanze del servizio. Desolante lo spettacolo di piazza Antonio Ruberti, zona Ferrovia, dove lo slargo dove sono comparse anche le nuovissime strisce blu della sosta a pagamento, è decisamente abbandonato. «A piazza Ruberti l'immondizia si accumula, senza che nessuno intervenga - racconta Pino Cannavale, esponente aversano di La Destra e rappresentante di un comitato civico che riunisce i residenti della zona - abbiamo più volte fatto presente questa condizione di disagio agli amministratori cittadini, ma non si muove nulla». Particolarmente difficile la situazione rappresentata dai residenti che si affacciano sulla piccola piazza dove al degrado rappresentato dai rifiuti si accompagna quello di una desolante vita notturna fatta di incontri con prostitute e spaccio di sostanze stupefacenti. «Già durante il giorno ci sono extracomunitari che bivaccano e fanno il bello e cattivo tempo. Di sera poi la situazione si fa veramente esplosiva. Con la sistemazione della stazione sono pure stati installati in tutta la zona nuovi lampioni, ma la loro luce soffusa serve a ben poco- continua Cannavale - ed il risultato è che qui la gente non si sente sicura ad uscire da casa una volta che cala il buio».