Ecoballe e diossina, partita da cinquecento milioni

La corsa dei Comuni per usare le risorse destinate anche al restauro di castelli
17 ottobre 2009 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Ecoballe Mezzo miliardo di euro per liberare la Campania dai veleni: lo aveva annunciato Berlusconi nel luglio del 2008 a Napoli. Poi i fondi si sono dimezzati, e i 37 comuni che avevano diritto alle cosiddette «compensazioni ambientali» hanno chiesto di utilizzarli nelle maniere più varie: per costruire reti fognarie ed elettriche, per riqualificare aree verdi ed archeologiche, oltre che a rimuovere i milioni di ecoballe che ancora infestano la regione e che sono, però, in gran parte di proprietà della Fibe. I primi accordi operativi sono stati firmati a luglio del 2009 e non è partita ancora una bonifica. E questo alla vigilia dello scioglimento della struttura commissariale presieduta da Massimo Menegozzo e del ritorno ai pieni poteri alla Regione. Liberarsi dei veleni che inquinano la Campania, dunque, non sarà facile. I 526 milioni promessi dal Governo dovevano essere spesi per metà dal ministero dell’Ambiente e per metà dalla Regione. Poi le cose sono cambiate e i fondi a disposizione del ministero dell’Ambiente si sono ridotti a 141 milioni. Un’analoga riduzione è arrivata anche dalla Regione Campania. Così nel piatto restano 282 milioni che serviranno a fare di tutto un po’. Tante e diverse le richieste partite dai Comuni e sottoscritte con accordi operativi. Ad Acerra, ad esempio, oltre a una serie di bonifiche e alla rimozione delle ecoballe sono previsti tra l’altro il restauro conservativo del sottotetto del Castello Baronale (700mila euro), il parco archeologico naturalistico di Calabricito e l’acquisizione e il restauro della Casina Spinelli (5 milioni e 100mila euro), la realizzazione di un nuovo collettore fognario sulla Strada Provinciale Caivano-Acerra. A Napoli, invece, 14 milioni di euro saranno spesi per il collettore lungo via Casaputana e cupa Fragolara, nonché per la vasca di sedimentazione alveo cupa Virto e pulizia vasca Tirone, il raddoppio dei collettori di via Cannavino, via Pallucci e di via Montagna Spaccata. A Mugnano sarà rifatto un tratto di fogne. Il Comune di Pozzuoli ha chiesto (ma non ha ancora ottenuto i fondi) di completare il sistema stradale di collegamento del centro storico con la grande viabilità. A Serre un milione e mezzo servirà per l’orto botanico. Tutti progetti contenuti negli accordi operativi sono stati sottoscritti solo questa estate tra il ministero dell'ambiente, il sottosegretariato per l'emergenza rifiuti, il commissario per le bonifiche, la Regione e i singoli Comuni. Per le bonifiche vere e proprie, i soggetti attuatori dovrebbero avvalersi della collaborazione di Ispra (istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale), Iss (Istituto superiore per la sanità), Arpa Campania (l'agenzia regionale per la protezione ambientale), di Sogesid spa (società in house per le opere idriche, del Provveditorato interregionale per le Opere pubbliche Campania-Molise. Tutte società pubbliche, molte al centro di infinite polemiche.

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