Regi Lagni, la sfida riparte dalla Ruhr

L’assessore Nappi incontra i tecnici che hanno creato il parco di Essen
16 ottobre 2009 - Alessio Fanuzzi
Fonte: Il Mattino

Essen. Da Napoli a Essen, dalla Campania alla Ruhr per bonificare i Regi Lagni. Un progetto di riqualificazione, una corsa contro il tempo per ridare verde e speranze ad una fetta di territorio disillusa e martoriata. Partendo da Essen, nel cuore dell'Emscher Park, nel luogo divenuto simbolo dell'efficienza e della capacità di risanamento tedesca. Perché dove oggi sorge un parco naturalistico disegnato dai più grandi architetti d'Europa, una volta c'erano le acciaierie e le cokerie della Ruhr, il principale distretto estrattivo e siderurgico del continente. Una sfida ambiziosa, vinta dalla Germania in dieci anni o poco più. Mortificata dai ritardi di Bagnoli, Napoli vuole giocare un'altra partita. Su due tavoli: tempi stretti e qualità. Ben venga, allora, una sosta nel tour enogastronomico a spasso nell'Europa centro orientale. Chiusi per un attimo nel cassetto prodotti tipici locali e programmi promozionali, forte della delega speciale ai Regi Lagni, l'assessore regionale all'agricoltura Gianfranco Nappi incontra nella Ruhr Ulrich Carow, responsabile del consorzio di bonifica dell'Emscher Park. Con loro c'è anche Andreas Kipar, architetto e paesaggista di fama mondiale. Tedesco di Essen da anni trapiantato a Milano, Kipar è il ponte di collegamento tra due realtà diverse ma simili, da una parte il motore della ricca Germania, dall'altra il simbolo del Sud disastrato. «Vogliamo misurarci con i migliori d'Europa», dice Nappi, di ritorno da queste parti dopo una prima esperienza da parlamentare, nel 1998, al fianco di Campos Venuti. La sfida è impegnativa, lo slogan coniato dalla Regione la riassume bene: «Regi Lagni giardini d'Europa». Il progetto, opera di Kipar, prevede la trasformazione di quella che oggi è una cloaca a cielo aperto lunga 57 chilometri lineari in un'enorme area verde attrezzata. I primi fondi sono già stati individuati, 50 milioni di euro parte dai finanziamenti europei 2007-2013. Altri ancora dovranno essere stanziati, meglio se con il sostegno dei privati. Intanto qualcosa si muove. «Abbiamo costituito un gruppo di lavoro permanente per monitorare gli scarichi abusivi e incontrato a più riprese i sindaci dei 24 comuni interessati», spiega Nappi. Poi annuncia: «Sabato 7 novembre, nella Reggia di Carditello, presenteremo il progetto preliminare». Ci sarà anche Kipar, che illustrerà «step by step» il suo disegno, dalla bonifica degli argini alla loro alberazione. Quattro i punti di partenza: il porto turistico Marina di Pineta Mare, la Reggia di Carditello, palazzo Spinelli e l'antica città di Suessola e le basiliche paleocristiane di Cimitile. Da lì comincerà la più grande opera di risanamento d'Italia. Da ultimare in tempi stretti. Perché se è vero che per il completamento ci vorranno dieci anni almeno, è altrettanto vero che l'obiettivo è assegnare i fondi all'ente che gestirà il progetto entro fine dicembre. L'ennesima sfida ambiziosa.

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