Frana, la soluzione è a Difesa Grande

La discarica sarà riaperta per stoccare parte del terreno
15 ottobre 2009 - Vincenzo Grasso
Fonte: Il Mattino Avellino

Ariano Irpino. La discarica di Difesa Grande riaprirà i cancelli, ma solo per accogliere parte del terreno argilloso proveniente dalla frana di Montaguto. Dai 40 mila ai 120 mila metri cubi di terreno da stoccare e successivamente utilizzare per la messa in sicurezza e la bonifica dell'impianto. La proposta , che deve trasformarsi adesso in progetto esecutivo finanziato dalla Regione Campania, è stata illustrata nel corso di un incontro svoltosi a Palazzo Caracciolo, ad Avellino, dal coordinatore della Struttura Commissariale, Bruno Orrico, alla presenza del Presidente Provinciale, senatore Cosimo Sibilia, dell'assessore Provinciale all'Ambiente, Domenico Gambacorta, del Commissario di Governo per la Bonifica e la Tutela delle Acque, Claudio Castello, del sindaco di Ariano Irpino, Antonio Mainiero, del sindaco di Montaguto, Giuseppe Andreano, e dell'ingegnere Foglia e del dottor De Vizia, in rappresentanza dell'Asi-Dev. A questa proposta, fatta già nel mese di agosto dall'assessore provinciale Gambacorta, si giunge anche per uno stato di necessità. A Montaguto , infatti, non si sa più dove stoccare il terreno che continua a scendere a valle dalla frana, minacciando non solo la bretella sulla statale 90 delle Puglie, ma anche la rete ferroviaria. Le aree messe a disposizione dal Comune di Montaguto e dalle Ferrovie dello Stato non riescono ad accogliere tutto il terreno che quotidianamente viene eliminato al piede della frana. «Trasferendo una parte di questo terreno argilloso a Difesa Grande - sostiene l'assessore provinciale Gambacorta - si raggiungono due obiettivi. Il primo è quello di liberare definitivamente il vecchio tracciato della statale 90 delle Puglie al Km 43, in modo che si possa mettere in sicurezza l'intera area; il secondo obiettivo è quello di trasferire a pochi chilometri di distanza un terreno argilloso ritenuto idoneo ai lavori di messa in sicurezza e bonifica della discarica arianese. A costi, ovviamente, non onerosi. «Il progetto , naturalmente, va sottoposto a verifica. Sia per la definizione delle risorse finanziarie necessarie e sia per le conseguenze che comporta il trasferimento di una massa così imponente di terreno. In altri termini va verificato se reggeranno al transito dei camion le strade da utilizzare e se i disagi per tale movimento potranno essere sopportati dai residenti. Da parte sua l'Asi-Dev deve fornire indicazioni più dettagliate sulle area da utilizzare per lo stoccaggio e sui tempi per la definizione della caratterizzazione della discarica. «È evidente - riprende l'assessore Gambacorta - che la strada indicata è quella giusta. Tra l'altro è condivisa da tutti». Soddisfatti della trasferta avellinese sono anche i sindaci di Ariano e Montaguto. Per Antonio Mainiero, primo cittadino del Tricolle, «finalmente si registra un clima di collaborazione tra enti». Per Andreano, sindaco di Montaguto, «le promesse vengono mantenute». «La soluzione - spiega l’ex assessore provinciale, Marcello Zecchino - è ottima. Peccato che giunga con quattro anni di ritardo. Noi avanzammo la stessa proposta alla struttura del sottosegretario Bertolaso, ma non fummo ascoltati».

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