«No alle biomasse, meglio il sole»
Un aspro confronto è in atto tra l’assessore provinciale Gianvito Bello ed i Comitati civici di San Salvatore Telesino e Guardia Sanframondi in merito alle scelte di politica energetica della Rocca dei Rettori. Lo scontro riguarda la presunta volontà di favorire la realizzazione di impianti di produzione a biomasse. Una raffica di comunicati è rimbalzata dalla Valle Telesina a Benevento e viceversa con toni anche molto tesi si è intrecciata su tale asserzione proveniente dai Comitati e sulla netta smentita da parte di Bello. L’antefatto di questa polemica è da ricercarsi ad alcuni addietro nel tempo, e precisamente nel progetto, poi bocciato in sede di Conferenza di Servizi regionale, di realizzare in San Salvatore Telesino una centrale di produzione di energia alimentata a biomasse da parte di una Società partecipata dalla Provincia di Bergamo che aveva stretto un accordo di cooperazione con quella sannita. Per quel progetto, come si ricorderà, si giunse nel 2007 ad un inedito scontro istituzionale tra il Consiglio provinciale, contrario all’impianto, e l’allora presidente della Provincia Carmine Nardone che si dimise dalla carica perché lo riteneva utile al territorio. La popolazione della Valle telesina, comunque, era quasi compattamente contraria al progetto. Comprensibile, dunque, che sulla vicenda delle biomasse vi sia nella zona telesina una ipersensibilità. L’attenzione e le polemiche su questo tipo di impianti si è riaccesa allorché l’assessore provinciale Bello ha comunicato nei giorni scorsi ai sindaci del Sannio che la Regione ha delegato alla Provincia di Benevento la titolarità dell’autorizzazione per impianti di limitata potenza e cioè precisamente fino a 5 Mw. A giudizio dei Comitati, l’atteggiamento della Provincia in materia energetica sarebbe ambiguo e, comunque, l’assessore Bello, secondo l’accusa, avrebbe intenzione di riaprire il discorso sulle centrali a biomasse, confidando anche, sempre secondo i Comitati, su Piano energetico ambientale, approvato nel 2004 dal Consiglio provinciale, che non sarebbe né chiaro sull’argomento, né adeguato ai reali bisogni del territorio. La replica dell’assessore provinciale non si è fatta attendere. Bello ha detto che non c’è alcuna programmazione per impianti a biomasse da realizzare ed anzi ha ricordato di aver egli stesso, più volte ed in più sedi, affermato che la Provincia punta tutto sul fotovoltaico per soddisfare il fabbisogno energetico del Sannio. L’assessore ha citato alcune iniziative che l’ente ha già assunto in tal senso sia per realizzare una vera e propria filiera (il progetto “Tempio del sole”), sia per dotare almeno un edificio pubblico di ogni Comune sannita di un impianto del genere sole, sia per installare “1.000 tetti fotovoltaici” in tutto il Sannio. Bello ha anche ricordato che, proprio a ragione di tale lavoro, la Provincia di Benevento è stata chiamata a dirigere la gestione del Programma operativo nazionale in materia energetica. La replica dell’assessore non ha tuttavia convinto i Comitati che hanno rincarato le accuse. Probabilmente da questa polemica se ne uscirà nei prossimi giorni allorché, come ha annunciato lo stesso assessore Bello, si terranno a cura della Provincia incontri nei centri del Sannio, aperti ad amministratori pubblici, associazioni ed imprenditori, proprio per dibattere le tematiche di politica energetica. Il pubblico confronto, definito dallo stesso Bello un modello di “governance” innovativo, servirà sicuramente a rendere più chiare le posizioni di tutti.