Depuratore dalla Regione cinque milioni

Il mare del litorale domizio, ed in particolare nel tratto di Mondragone, per la prossima estate potrebbe «rinascere». La Regione Campania ha accordato, dopo otto anni di lunghe attese, un finanziamento pari a cinque milioni e cinquecentomila euro per la rifunzionalizzazione del depuratore comunale. L'ente di palazzo Santa Lucia ha approvato un progetto presentato dal comune rivierasco, direttamente all'assessorato regionale all'ambiente diretto da Walter Ganapini e ha rassicurato direttamente il sindaco Achille Cennami e l'assessore comunale alle politiche ambientali Mario Fusco che, a stretto giro di posta, la somma sarà accreditata nelle casse dell'ente di viale Margherita. Il progetto, perlomeno da quello che si evince dalla bozza, prevede l'introduzione di elementi altamente innovativi dal punto tecnologico, quale l'ultrafiltrazione e la digestione anaerobica, il tutto riutilizzando le strutture già esistenti e cioè quelle all'interno del depuratore dislocato sul lungomare nord. In poche parole, la depurazione sarà al cento per cento. «Noi abbiamo compulsato in maniera forte gli uffici regionali - spiega l'assessore Fusco - in quanto dal punto di vista delle normative da anni siamo a rischio di incappare in grossi sbagli; siamo esposti anche dal punto di vista penale. Così come sta attualmente il depuratore, e cioè in uno stato pre comatoso, non possiamo andare avanti. A stretto giro di tempo, ci hanno rassicurato dalla Regione ed anche il governatore Bassolino, avremo i soldi per far fronte a questo tipo rifunzionalità». Entusiasta della notizia, non ancora ufficiale, è il sindaco Achille Cennami, secondo il quale «fino ad oggi si è perso fin troppo tempo». «Il centrodestra ha sbandierato più volte alla città - dice ancora il primo cittadino - in una rapida realizzazione del nuovo depuratore comunale, alle spalle dei capannoni dell'ex Itac Foods. Ma, questo non è avvenuto, e allo stato reale non sembra potersi realizzare».