Realfonzo si oppone all’o.d.g. «Non abbiamo fondi» Ma Pd e Udeur attaccano «Finora si è perso tempo»

Niente sconti sulla Tarsu: bocciati gli sgravi

No del Consiglio alla proposta Pdl su un fondo di 10 milioni per le fasce deboli. Bufera nella maggioranza
13 ottobre 2009 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

La scheda Il Consiglio comunale boccia gli sgravi Tarsu: «Non è questa la sede per discuterne» l’affondo del sindaco Rosa Russo Iervolino urlato in un’aula sgomenta e con i nervi a fior di pelle. La battaglia in Consiglio comunale è stata durissima, come ampiamente previsto. Si doveva approvare la manovra di riequilibrio dei conti - oggi in via Verdi dovrebbe esserci la seduta decisiva - ma a tenere banco è stato l’assessore alle Finanze Riccardo Realfonzo che dopo avere varato il maxiaumento del 60 per cento per la tassa sui rifiuti, ha detto no agli sgravi a favore delle fasce più deboli. L’assessore ha dato parere negativo a un ordine del giorno proposto dal Popolo delle libertà firmato dal capogruppo Carlo Lamura, Luciano Schifone e Raffaele Ambrosino e appoggiato dai Comunisti italiani, Idv, gruppo misto e Udc con il quale si chiedeva all’amministrazione che «lo stanziamento di 2,5 milioni già appostato» venisse elevato a 10 milioni di cui 2,5 «a vantaggio dei residenti del quartiere Chiaiano» che ospita la discarica cittadina. Doppio il niet di Realfonzo: «Non è possibile perché non ci sono soldi», la prima bocciatura del professore. In seconda battuta l’assessore ha invece respinto la proposta «perché manca il regolamento». In realtà l’aumento è stato varato ad aprile, ma in sei mesi non si è riusciti a mettere in campo la delibera attuativa per gli sgravi. Così, ammesso che ci sarà un ravvedimento su questo fronte in sede di assestamento di bilancio fra un mese, i meno abbienti non solo dovranno prima anticipare i soldi della Tarsu ma l’eventuale rimborso lo incasserebbero non prima della fine del 2010. Contro Realfonzo si sono scatenati i consiglieri del Pdl da Ciro Signoriello agli stessi Lamura e Ambrosino, poi Roberto De Masi e Federico Alvino dell’Udc che gli hanno elencato una serie di promesse non mantenute (oltre la Tarsu) a cominciare dal cambio di marcia sui debiti fuori bilancio - sul groppone del bilancio ci sono ancora 50 milioni - per finire alla riorganizzazione delle aziende partecipate. Ma la stoccata più pesante arriva dal Pd, dall’ex capogruppo Antonio Borriello: «Si è perso tempo, subito la delibera attuativa e cominciare a individuare chi rimborsare senza dividere i cittadini, lo sgravio deve andare a tutti». Una bufera annunciata che ha imbarazzato moltissimo anche il sindaco che pure, per placare le acque, aveva nella prima mattinata rilasciato dichiarazioni distensive e all’insegna della massima apertura verso il Consiglio sull’argomento: «L’aumento Tarsu - ha raccontato la Iervolino prima dell’inizio della seduta - è una legge dello Stato. Detto questo dobbiamo fare di tutto per sollevare i più deboli». In aula però le cose sono andate diversamente. Molti i mal di pancia nella maggioranza come quello dell’udeurrino Nino Funaro: «Ho una visione diametralmente opposta a quella di Realfonzo - racconta Funaro - però mi devono spiegare se c’è la possibilità di recuperare cifre da dare ai più poveri per la Tarsu questo significa che non c’era l’obbligatorietà dell’aumento della tassa. Voto con molto sofferenza il bilancio». Dai banchi del centrosinistra Gaetano Sannino dei Comunisti italiani ha sollevato le stesse eccezioni. Nell’Idv Franco Moxedano oltre che votare sì alla proposta del Pdl ha presentato una mozione per la sospensione dell’aumento. Nemmeno presa in considerazione dalla maggioranza. Il risultato politico della giornata è che al voto sugli sgravi per la Tarsu hanno detto no in 28, una prova di forza che il centrosinistra raramente ha mostrato nell’aula di via Verdi.

Powered by PhPeace 2.6.4