Pioggia e spazzatura nelle periferie è caos

Da Scampia a Pianura, sacchetti trascinati dal fiume d’acqua
12 ottobre 2009 - lu.ro.
Fonte: Il Mattino

Pioggia e rifiuti hanno trasformato in un inferno metropolitano alcuni quartieri della città. Nella zona nord, da Capodimonte a Scampia passando per Miano e Secondigliano, la già complicata situazione dei rifiuti che invadono le strade si è ulteriormente aggravata con l’arrivo del temporale. I sacchetti della spazzatura sono stati letteralmente trascinati dal fiume d’acqua che ha travolto tutto. Situazione difficile anche nell’area occidentale tra Pianura e Soccavo dove si sono registrati i roghi 48 ore fa. Ieri poco o nulle le fiamme perché il clima non lo ha consentito, ma la spazzatura soprattutto a Soccavo è tanta. Poi la questione ingombranti, nonostante l’appello dell’assessore competente Paolo Giacomelli che ha invitato i napoletani a utilizzare il servizio gratuito fornito da Asìa la situazione non migliora. Sergio Longhi, un cittadino che si è rivolto a Il Mattino però denuncia: «L’assessore sostiene che dobbiamo noi napoletani chiamare l’Asìa? Io l’ho fatto e al call center mi hanno detto che sarebbero intervenuti entro sei sette giorni. Ho provato a richiamare e ho atteso al telefono mezz’ora. Ho chiamato altre volte per segnalare cumuli di rifiuti abbandonati ma mai l’Asìa non si è presentata per risolvere il problema». Di problema in problema, dagli ingombranti allo spazzamento delle strade la musica è sempre la stessa. Gli operatori ecologici sono un miraggio e interi quartieri restano per giorni e giorni senza questo essenziale servizio. Motivi di cassa e di finanza frenano il servizio. È così i rifiuti tornano a essere un incubo ricorrente che si abbatte su Napoli. E questo malgrado i dati forniti dal sottosegretariato all’emergenza rifiuti relativi alle capacità di smaltimento siano lusinghieri: a fronte di una produzione regionale giornaliera di 5500 tonnellate, la capacità di conferimento in discarica è pari a 7000 tonnellate. Potenzialità che può arrivare a 10mila tonnellate al giorno. A questo va aggiunto il lavoro del termovalorizzatore di Acerra che brucia circa 2000 tonnellate di spazzatura al giorno. L’allarme c’è e aumenta esponenzialmente se si considera che a breve potrebbe scoppiare l’epidemia dell’influenza suina il cui antidoto principale è la pulizia, l’inverno per i napoletani si annuncia difficile. La buona notizia arriva del centro della città dove fanno la comparsa finalmente i contenitori per la differenziata. «Ma non siamo al porta a porta - sottolineano da Asìa - in centro ci vorrà ancora qualche mese». Per questo ulteriore step che dovrebbe consentire a Napoli di raggiungere il 25 per cento entro fine anno ci vorrà ancora tempo. Nella malaugurata ipotesi ciò non accadesse ci sarebbe il rischio commissariamento.

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