IL FUNZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IN PERICOLO PER COLPA DELLA PROTESTA DEGLI OPERATORI

Le discariche e i Cdr rischiano di andare in tilt

7 ottobre 2009 - mr
Fonte: Il Roma

NAPOLI. Santa Maria La Fossa, Savignano Irpino, Sant'Arcangelo Trimonte e Serre. Sono queste le quattro discariche della Campania che rischiano di andare in tilt a causa della protesta, destinata a continuare, dei lavoratori dei consorzi di bacino. Un primo assaggio, in tal senso, c'era stato con lo sciopero bianco di fine settembre, quando i siti nelle province di Caserta, Avellino, Benevento e Salerno avevano registrato disagi per colpa dello stop imposto dalle organizzazioni sindacali naturalmente contrari al licenziamento dei duemila lavoratori dei bacini della Campania. Non solo gli sversatoi, tuttavia, sono minacciati da possibili empasse perché i dipendenti dei consorzi sostengono anche l'operato degli ex Cdr, Stir come quelli dell'hinterland partenopeo in cui si produce il tritovagliato che al termine della catena di smaltimento finisce per essere incenerito all'interno di una delle tre linee del termovalorizzatore di Acerra. Niente in grado di mettere in ginocchio il sistema sapientemente costruito dallo staff di Bertolaso, ma di certo di questo passo potrebbero sorgere diverse difficoltà.

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