Rifiuti: Pdl, il Comune stipuli il contratto di servizio con l’ASIA

9 ottobre 2009
Fonte: ANSA

Un’interrogazione parlamentare sulla mancata stipula del contratto di servizio fra Comune di Napoli e
Asia, la società che fornisce i servizi di igiene ambientale nel capoluogo partenopeo, e la richiesta di dimissioni dell’ assessore comunale al Bilancio, Riccardo Realfonzo: sono queste le due iniziative lanciate dal gruppo del Popolo della libertà di Napoli nel corso di una conferenza stampa sull’aumento della Tarsu a Napoli.
“Dalla gestione dei rifiuti emergono disservizi e incapacità dell’ amministrazione comunale – ha detto il vice capogruppo alla Camera dei deputati del Pdl, Marcello Tagliatatela – e la mancanza di un contratto di servizio fra Comune e Asia è un fatto gravissimo, che impedisce il controllo sulla qualità delle prestazioni e non permette di individuare gli sprechi”. Il gruppo partenopeo del Pdl ha bollato come demagogico l’annuncio dell’assessore al Bilancio, Riccardo Realfonzo di dar vita ad una task-force contro gli evasori della Tarsu. “Come mai – ha aggiunto Tagliatatela – solo adesso all’assessore viene in mente di colpire gli evasori? Invece che di misure demagogiche, c’é bisogno di interventi strutturali per colpire gli sprechi”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il coordinatore vicario del Pdl di Napoli, Maurizio Iapicca, secondo cui “l’amministrazione comunale non è più in grado di gestire la situazione ed è giusto che sia mandata a casa”.
Il consigliere comunale Pdl, Ciro Signoriello, ha sottolineato come “l’aumento della Tarsu non è stato deciso da Berlusconi, ma da Prodi. E se invece si fosse ottemperato al decerto Ronghi, già nel 2001 si sarebbe dovuta raggiungere la quota del 35% di raccolta differenziata”. Secondo il consigliere comunale Pdl Andrea Santoro, “i cittadini napoletani non pagano per lo smaltimento dei rifiuti, ma per coprire i costi di gestione dell’Asia, una società che non garantisce servizi fondamentali come lo spazzamento delle strade e continua a lavorare con subappalti sul 60% del territorio cittadino, dimostrandosi un carrozzone clientelare che genera solo sprechi”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere comunale Pdl Raffaele Ambrosino. “L’Asia – ha detto – lavora senza contratto di servizio: nessuno sa, ad esempio, ogni quanto tempo i cassonetti vadano disinfettati. In questo modo si privano i cittadini del diritto di controllare l’operato della società addetta all’igiene urbanà”. Il consigliere ha poi annunciato che nella prossima seduta del Consiglio comunale, il gruppo Pdl presenterà la richiesta di sottoscrizione di un contratto di servizio ad horas. Secondo Luciano Schifone, `’Realfonzo, grazie all’aumento del 60% della Tarsu, ha risparmiato 50 milioni di euro, dal momento che i 172 milioni in bilancio sono addebitati ai contribuenti e non più divisi con l’ amministrazione comunale. Per venire incontro alle famiglie meno abbienti, invece di destinare loro solo 2milioni e mezzo, chiediamo che se ne versino almeno 10″.
Per Salvatore Varriale “sono 74 i milioni di cui, grazie alla Tarsu, può usufruire il bilancio comunale: milioni senza i quali il bilancio non si sarebbe potuto chiudere”. La Tarsu pagata dai cittadini partenopei è la più alta non solo in Italia, ma in tutta Europa, secondo Varriale. “L’anno prossimo -ha aggiunto Varriale – se nel conteggio saranno incluse anche lo spazzamento delle strade e la raccolta differenziata potremmo trovarci di fronte ad un ulteriore aumento del 37% della Tarsu”.

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