Gisec, Di Persia amministratore unico
Un amministratore unico per la Gisec. La nomina è arrivata ieri, dopo circa dieci giorni dalle dimissioni del presidente della società provinciale, Vincenzo Pepe, e del cda. L’investitura, cui ha a lungo lavorato il commissario straordinario della Provincia, prefetto Biagio Giliberti, è caduta sull’ex magistrato Felice Di Persia, in passato capo della Dda della Procura di Napoli. La Provincia di Caserta si è dotata, prima fra le Province campane, di una specifica società a capitale pubblico, così come previsto dalla normativa che prevede il trasferimento progressivo ma completo di tutti i compiti e le funzioni in materia alle aziende pubbliche da istituire nelle cinque Province campane con il compito di gestire tutto il ciclo dei rifiuti in ambito provinciale. «Esprimo il mio sentito ringraziamento agli amministratori dimissionari - ha sottolineato Giliberti - e il vivo apprezzamento per il loro operato che ha consentito la nascita della Gisec; ringrazio in particolar modo il professor Vincenzo Pepe che con il suo entusiasmo, l’impegno e la grande professionalità, ha reso operativa la società rappresentandola con autorevolezza agli incontri con il sottosegretario di Stato per l’emergenza rifiuti e con la Regione Campania». Di Persia resterà in carica fino al 2011 in qualità di amministratore unico: dunque non ci sarà nessun cda e l’au agirà di concerto con la presidenza della Provincia nella redazione del piano industriale, nella definizione degli organici, nei rapporti con la struttura del sottosegretario Guido Bertolaso. Magistrato con incarichi di pretore e giudice istruttore a Milano, poi pretore e giudice istruttore a Napoli e procuratore della Repubblica, Felice Di Persia è stato dal marzo del 1986 al 1990 componente del Csm. Successivamente Di Persia è stato presidente di sezione al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, procuratore della Repubblica a Nocera Inferiore, ritornando poi a Napoli come procuratore con funzioni di coordinatore della Dda per il contrasto della criminalità organizzata. Dal 1 febbraio 2006 è presidente del consorzio «Rinascita», firmatario di un accordo di programma con la Regione Campania e con la Provincia di Caserta per la riqualificazione sociale, economica e ambientale del territorio del litorale domiziano. Intanto, sul fronte consorzi di bacino, nonostante l’intesa di massima raggiunta martedì sera al commissariato di governo, resta alta la tensione. Ieri un dipendente dell’ex Acsa Ce 3 di Caserta, ha minacciato di darsi fuoco e di dare alle fiamme gli uffici della nuova struttura, che ha sede in corso Giannone. L’uomo, con problemi psichici e che intendeva protestare per la mancata corresponsione di due stipendi arretrati - eludendo la sorveglianza del personale di vigilanza - è entrato negli uffici portando con sé della benzina di cui si è cosparso il corpo lasciando poi cadere altra parte del liquido nel corridoio e in una stanza e minacciando di appiccare il fuoco. È stato bloccato e trasportato in ospedale.