Destra e sinistra unite dal progetto Isola
Ex lavoratori del progetto isola, sindacato Azzurro, disoccupati dei Banchi Nuovi e del Sll: un coacervo di sigle vecchie e nuove si intreccia nella galassia dei senza lavoro. Tutte con una richiesta, tutte con una protesta. Se il sindacato Azzurro (che ha come riferimento la destra) si muove sopratutto tra i lavoratori dei consorzi di bacino in agitazione per il licenziamento di duemila dipendenti, tutte le altre sigle (che fanno riferimento alla sinistra più estrema) sono interessati ai corsi di formazione e al destino del progetto Isola dalle cui ceneri dovrebbe nascere l’agenzia regionale del lavoro. I motivi di protesta, dunque, sono tanti e diversi. Ma tutti i manifestanti chiedono corsie preferenziali per il mondo del lavoro. Ognuno ritiene di avere più diritti degli altri. Il Sil chiede alla Provincia di avviare nuovi corsi di formazione (finalizzati e retribuiti) e aperti non solo ai licenziati, ma anche a quelli che un lavoro fisso non lo hanno avuto mai. I corsisti di Isola sollecitano l’avvio del tavolo di concertazione tra ministero del lavoro ed enti locali che dovrebbe dare sostanza alla nuova agenzia che per il momento resta sopratutto sulla carta. Le persone da sistemare sono 3.500 e vengono dai corsi di formazione organizzati negli anni scorsi dalla Provincia prima e dalla Regione, poi. Tutta gente che avrebbero dovuto diventare professionista della raccolta differenziata. E il condizionale è in questo caso d’obbligo, visto che la Digos denunciò lo scorso inverno un migliaio di persone che si erano assentate senza giustificazione dai corsi. Ma proprio nel settore dei rifiuti si muovono anche i dipendenti di bacino che rischiano il posto dopo la sentenza del C2onsiglio di Stato che ne giudica irregolare l’assunzione. Diventa così sempre più difficile immaginare chi possa assumere altri lavoratori in un settore evidentemente sovaffollato. E la protesta continua.