Processo Rompiballe, correnti spaccate

«Movimenti riuniti» a Md: rispettare il lavoro di tutti
7 ottobre 2009 - l.d.g.
Fonte: Il Mattino

Non piace l’intervento di Md nei confronti delle scelte adottate dal procuratore sullo stralcio delll’inchiesta rompiballe. L’affondo della corrente di sinistra si è fatto sentire e ha sollevato inevitabili reazioni. Se per Md vale la pena sottolineare la situazione di «anomalia che si fonda sulla irritualità della revoca del provvedimento di assegnazione del processo agli originari titolari delle indagini», più pacate sono le posizioni assunte dalle altre correnti togate. Specie in merito alla scelta di chiedere l’archiviazione per i tre prefetti Catenacci, Bertolaso e Pansa e per il pm Corona. Spiega Sergio Amato, pm anticamorra ed esponente di Magistratura indipendente (corrente attestata a destra): «Preferisco non entrare nel merito del procedimento e delle scelte assunte dall’ufficio. Credo che il documento di Md non aggiunga niente a quanto già detto in occasione della solidarietà espressa ai colleghi nel corso dell’assemblea dei pm della Procura, assemblea di cui sono stato tra i promotori. Poi - aggiunge Amato - volendo fare una ricostruzione completa dei fatti bisogna riconoscere che il procuratore Lepore ha sempre mantenuto ferma la disponibilità a codelegare i colleghi nel fascicolo stralcio, cosa non accettata dai colleghi per una scelta dal loro punto di vista anche comprensibile». Interviene anche Michele Del Prete, pm anticamorra e segretario della corrente «movimenti riuniti»: «Va rispettato il lavoro fatto dal procuratore e dal collega Maurizio De Marco, che ha lavorato per mesi, in silenzio, fronteggiando un incarico certo non facile. Credo sia prematura ogni valutazione nel merito, anche perché è stata presentata una richiesta di archiviazione corposa che dovrà essere valutata da un altro giudice. Ovviamente - aggiunge Del Prete - non sono in discussione il merito e la professionalità dei colleghi Noviello e Sirleo». Non può mancare la voce di Unicost, rappresentata dal giudice Pina Casella: «Sul discorso dello stralcio sono in linea con quanto sostenuto dal Csm: si è trattato di una revoca immotivata da parte del procuratore, sarebbe stato opportuno motivare quel provvedimento. Quanto al resto, credo che convenga attendere le decisioni dei giudici a cui sono state indirizzate le conclusioni del procuratore e del pm De Marco. Ora - aggiunge il giudice Casella - spero che non si crei un clima di tensione interno alla Procura, anche perché in questa vicenda tutti gli interlocutori sono degni di stima». Intanto, questa mattina in aula è previsto il ritorno in aula del processo Rompiballe. L’udienza salterà in vista di un probabile cambio di collegio, mentre è stato fissato per lunedì prossimo il ritorno in servizio del pm Giovanni Corona. Per lui c’è una richiesta di archiviazione, ma il suo ritorno solleva il problema della competenza territoriale dell’inchiesta sui prefetti.

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