Rogo nella discarica abusiva rivolta nell’area industriale

Gli imprenditori: intervenga l’Esercito
7 ottobre 2009 - Tonia Limatola
Fonte: Il Mattino Caserta

Giugliano. Hanno bruciato per tre ore i rifiuti speciali ammassati al centro del campo rom numero sette, nella zona Asi, a pochi metri da una condotta del metanodotto. Per fortuna, l’intervento dei vigili del fuoco e dei tecnici della compagnia del gas ha tenuto sotto controllo il rischio esplosione della montagna di spazzatura, alta tre metri su un’area di sessanta metri quadrati, data alle fiamme in più punti. Incendio doloso, quindi – e non certo è il primo, né il più consistente - per smaltire materiali ingombranti, batterie d’auto, pneumatici e chissà cos’altro, abbandonati. I bimbi ci si arrampicavano sopra, assieme ai ratti fino alla sera prima, e continuavano a saltarci intorno, alcuni nudi, mentre la pala meccanica inviata dal Comune soffocava le fiamme con la terra, dopo intervento dei vigili del fuoco. Resta così ad alto rischio ambientale, l’area sulla quale c’è anche un’ordinanza di sgombero per inquinamento della Procura, sospesa da gennaio per trovare un sistemazione alternativa alle famiglie che vi risiedono da trent’anni. Intanto, ieri mattina il rogo ha appestato l’aria per diversi chilometri, sin dalle 8 del mattino;episodio denunciato anche dal sito di informazione www.laterradeifuochi.it. Difficile quantificare i danni sulla salute del territorio, da anni meta degli sversamenti illegali di rifiuti. Ora resta all’Arpac verificare, dopo i primi rilievi di ieri mattina, le conseguenze dell’incendio sulla qualità dell’aria, già fortemente minata dai continui roghi. I pompieri sono dovuti ritornare anche in una vecchia costruzione abbandonata per spegnere una brace di spazzatura che fumava dal giorno prima. Ieri mattina le forze dell’ordine erano al lavoro anche per risalire agli autori del furto di cavi telefonici, che ha isolato ancora una volta le 44 aziende dell’area industriale. «Intervenga l’esercito, nell’Asi ormai è in corso una guerra, sul fronte ambientale e della sicurezza, che non ci consente di fare impresa», denuncia Angelo Punzi, vicepresidente del Cig Giugliano, promotore dello sciopero contro il degrado di pochi giorni fa che si dice anche molto preoccupato per «la salute di chi lavora qui». Accanto al campo 7, il Comune sta realizzando un villaggio attrezzato per 120 persone. Per gli altri 330, sul totale dei tredici insediamenti, si ipotizza la delocalizzazione. «La coabitazione nell’Asi non è più possibile, il governo si deve fare carico della risoluzione del problema con direttive nazionali», dice il sindaco Giovanni Pianese.

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