«Non ci sono certezze sul pericolo diossina»
Finora non sono state trovate sostanza tossiche
Atripalda. È ancora troppo presto per scongiurare il pericolo diossina. È quanto emerge dall'incontro nella sala consiliare del Comune di Atripalda. Il sindaco Aldo Laurenzano convoca una riunione alla quale intervengono i responsabili di Arpac ed Asl di Avellino, nonché il vicesindaco della città capoluogo ed una nutrita rappresentanza di consiglieri comunali, per fare chiarezza sulla vicenda del rogo divampato mercoledì scorso all'interno dello stabilimento della «Irpinia Recuperi» e discutere, sulla base delle verifiche ambientali operate dagli organi competenti, sugli eventuali effetti del maxi-rogo sul territorio. «La certezza che non esistano rischi per l'ambiente e che il livello di diossina è contenuto entro i parametri stabiliti dalla legge, arriverà solo nelle prossime settimane - afferma il direttore dall'Arpac, Nicola Adamo - perché le procedure per il campionamento e la conseguente individuazione della sostanza tossica, sono complesse e richiedono una propria tempistica. Ma, al momento, i nostri tecnici, grazie ad una centralina posizionata nelle vicinanze del capannone e ai campionatori che hanno analizzato le polveri sottili disperse nell'aria, tendono ad escludere problemi di inquinamento tali da destare preoccupazione». Continuano quindi le dichiarazioni rassicuranti da parte dei responsabili dell'ente regionale, ma bisogna comunque ancora attendere gli esiti delle altre indagini per scongiurare ogni rischio in merito alla eventuale presenza di diossina sui terreni circostanti. «Mi sento però di rassicurare la cittadinanza che nell'atmosfera non si sono liberate sostanze nocive», conclude Adamo. Gli fa eco il direttore del reparto di igiene e sanità pubblica dell'Asl Av2, Francesco Guerriero, secondo il quale «il livello di polveri sottili rilevato nella zona è sicuramente superiore alla norma, ma ciò è giustificato dal grave fenomeno verificatosi e comunque la situazione al momento non dovrebbe essere preoccupante». Ma le rassicurazioni dei tecnici non convincono i consiglieri d’opposizone, Raffaele La Sala e Paolo Spagnuolo: «Abbiamo dei dubbi che alcune dichiarazioni finalizzate a rassicurare con certezza la popolazione siano state divulgate troppo velocemente, pertanto chiediamo che vengano eseguite delle indagini supplementari ed urgenti»