Segnalati molti casi di «cartelle pazze» con impennate oltre il 60% Via alle azioni giudiziarie

«Tarsu alle stelle, la delibera è illegittima»

Raffica di ricorsi, in campo un pool di avvocati: «Parametri errati, il Comune cancelli gli aumenti»
4 ottobre 2009 - Marisa La Penna
Fonte: Il Mattino

Da 583,74 a 935,00 euro. È l’aumento «inflitto» a un parrucchiere, residente a Posillipo, dall’elaboratore Tarsu. Una imposta lievitata anche oltre il preannunciato sessanta per cento che ha fatto andare su tutte le furie l’artigiano, inducendolo ad aggregarsi alle iniziative delle associazioni dei consumatori che stanno trascinando i napoletani a firmare ricorsi e a partecipare a manifestazioni per replicare alla batosta del rincaro della tassa per i rifiuti. E così, mentre i commercianti del Vomero, guidati da Enzo Perrotta, hanno presentato centinaia e centinaia di ricorsi, il movimento Noiconsumatori ha annunciato una «controffensiva giudiziaria e sociale» contro quello che la stessa associazione definisce «lo scandalo dell’aumento in una città che si caratterizza proprio per il pessimo servizio offerto ai cittadini». Il presidente di Noiconsumatori, l'avvocato Angelo Pisani, ha infatti anticipato «un ricorso straordinario al presidente della Repubblica firmato da un milione di cittadini per chiedere, previa sospensiva, la revoca della delibera», accompagnata da una petizione «per il commissariamento del Comune». «Una delibera insufficiente e priva di spiegazioni sull'aumento» viene definito, invece, da Perrotta, presidente del Centro commerciale Vomero, il provvedimento con cui sono stati caricati gli aumenti. «I parametri di produttività e di qualità dei rifiuti, che sono la base del costo della tassa non sono stati assolutamente valutati. Il Comune è fermo con questi parametri al 1993 e non li ha mai aggiornati. Propio questi indici saltano nel caso delle autorimesse, degli studi professionali e di alcune categorie commerciali. È inammissibile che in carenza di studi che andrebbero invece fatti annualmente, si aumenta semplicemente la percentuale per il calcolo». Noiconsumatori, intanto, promuoverà anche a partire dal 31 ottobre «manifestazioni ad oltranza per difendersi dal malgoverno e svegliare la cittadinanza». Alla base della protesta, «il mancato avvio della raccolta differenziata e il pessimo servizio di smaltimento per cui si caratterizza l'amministrazione». «Dopo tutto quello che hanno subito, l'aumento della Tarsu è un'offesa per i napoletani» commenta, dal canto suo, Ciro Varriale, vice capogruppo del Pdl al Comune. E aggiunge: «L’aumento, approvato da tutta la maggioranza nonostante le motivate riserve dell’opposizione, suona come un oltraggio ai napoletani dopo tutto quello che sono stati costretti a subire e in parte subiscono ancora sul fronte rifiuti». Dopo il Vomero, l’Arenella e Ponticelli, da altri quartieri della città, intanto, arrivano venti di guerra. Dal Vasto-Arenaccia, per esempio, il consigliere Enrico Cella, fa sapere che sono tantissimi i residenti che hanno manifestato la volontà di non versare la somma richiesta loro per la Tarsu. «Nel nostro quartiere sono tantissime le famiglie letteralmente destabilizzate, dal punto di vista economico, dall’aumento. Ed è l’area della città che forse ha maggiormente risentito dell’emergenza spazzatura».

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