Impianti fermi e ritardi per raccolta e conferimenti Sit in a corso Malta e Agnano Lunedì corteo in centro

Ex consorzi, roghi e raid in Tangenziale

Operai in rivolta: «Il commissariato non rispetta gli accordi». Corteo e rifiuti incendiati a Giugliano
3 ottobre 2009 - ad.pa.
Fonte: Il Mattino

Le cifre Siti e impianti fermi. Roghi per le strade e due raid, ben studiati, in Tangenziale e sull’Asse mediano. E ancora: operai asserragliati da giovedì sera nelle sedi operative degli ex consorzi a Giugliano e Castellammare. Esplode la rabbia dei lavoratori degli ex consorzi di bacino dopo, accusano, il non rispetto degli accordi presi mercoledì nella sede del commissariato per i rifiuti. La vicenda si riferisce solamente a 221 operai, il cui contratto è scaduto il 30 settembre e non sarà rinnovato (come accaduto da sette anni a questa parte) dopo la sentenza del Consiglio di Stato. Per loro, sino a dicembre, solo un contratto a progetto che gli farebbe perdere i diritti pregressi. Poi nulla da gennaio. Ma è solo la punta dell’iceberg perché ieri mattina sempre l’unità di crisi di Bertolaso ha spedito il provvedimento dei giudici a tutti i consorzi di bacino della Campania affinché «letta la sentenza, si prendano provvedimenti». Sembra un invito a non rinnovare i contratti e tra i circa duemila lavoratori serpeggia nervosismo e paura anche se non sanno ancora della missiva spedita via fax da palazzo Salerno. Ma la rabbia è già esplosa da ore, quando le sette organizzazioni sindacali autonome (Slai Cobas, Sindacato Azzurro, Rdb, Assotrasporti, Fesica Confsal, Uap e Cesil) che, da giorni, guidano la protesta, hanno saputo che il Consorzio unico ha pronto per loro solamente un contratto Co.co.pro.. Ufficialmente sono in assemblea permanente ma è uno sciopero vero e proprio. Niente raccolta differenziata a Napoli e in provincia e conferimenti di rifiuti che rallentano sino al collasso nelle discariche di Terzigno e San Tammaro, e nello stir di Casalduni. E sono ritardi a catena per la raccolta. La rabbia esplode invece in strada. A Giugliano, dove i dipendenti dei consorzi di bacino approfittano di una manifestazione degli imprenditori che lavorano nell’area Asi. Si mischiano a loro e nelle retrovie si mettono all’opera: approfittano dell’immondizia non raccolta nelle strade e vi danno fuoco. Decine di roghi che appestano l’aria e richiedono l’intervento dei vigili del fuoco. Ma non è tutto. Viene presa di mira anche la Tangenziale: un altro gruppo verso le 11.30 occupa la rampa di accesso ad Agnano. Solo un blitz ma abbastanza per creare disagi e bloccare il traffico. Verso le 13, invece, dall’altra parte della città accade lo stesso: un gruppo di disoccupati ed ex corsisti vuole parlare con l’assessore Corrado Gabriele. Sono preoccupati del fatto che da gennaio, secondo l’allarme dell’assessore Ganapini, il sistema-ambiente potrà garantire lavoro solo a 9mila degli attuali occupati (circa 24mila). Una cinquantina di loro, sono le 13.30, cerca di raggiungere la Tangenziale e blocca le rampe di entrate e uscita di corso Malta. Intervengono una ventina di uomini del commissariato Vasto Arenaccia, coordinati dal vicequestore Pasquale Trocino, che riesce a disperderli, evitando qualsiasi contatto. Solo uno viene denunciato. Sono episodi a macchia d’olio che però mettono in pensiero gli investigatori: sanno che la settimana prossima sarà calda, sotto il profilo dell’ordine pubblico. A cominciare da lunedì quando gli operai degli ex consorzi scenderanno in corteo per le vie del centro.

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